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Recensione : Path – Small Town Boy

Path Small Town Boy : Torna il folk-rock di Path, una delle voci migliori e più sincere del cantautorato italiano

Path – Small Town Boy

Quando lo intervistammo un anno fa, Path aveva da poco pubblicato il suo terzo LP, “Cinema”, e riflettendo sul suo lavoro e sulla sua arte, ci disse: “Cantautore dovrebbe essere la traduzione di songwriter, ma la figura dell’autore folk è incastrata inesorabilmente nel passato, quella dei nuovi cantautori alla moda non mi permette di sentirmene parte.

Sono un uomo che scrive, qualsiasi cosa, su qualsiasi supporto. Una volta scrivevo sulla carta del cemento, oggi sul MacBook. Adesso scrivo le canzoni, domani vai a capire che succede.”

Il nuovo EP “Small Town Boy” è un altro capitolo della narrazione che Path fa del mondo attorno a lui, inquadrato dai suoi occhi. Periferia di Roma, adolescenza inquieta, genitori ligi al proprio semplice dovere di casa-e-famiglia, il bar del quartiere, un circolo del fu-PCI frequentato solo da anziani, voglia di evasione, qualche canna, impegno politico più incosciente che intellettuale, un treno che parte e porta lontano ma che, quando parte, lascia a terra chi resta. Questa l’ambientazione e l’orizzonte.

Il disco è, inoltre, corredato da un bellissimo booklet di 40 pagine, nel quale il racconto delle quattro tracce musicali si srotola e si compie in una prosa sciolta, asciutta, John-Fantiana.

Musicalmente Path ha ormai trovato la sua via nel folk rock e in uno stile personale e riconoscibile, pur nel tributo che, anche inconsciamente, qualunque artista rende ai propri ascendenti, Billy Bragg e Paul Weller su tutti, ma anche il Venditti degli esordi che filtrava Elton John tramite la provincia italiana.

Dai tempi di quell’intervista con cui abbiamo aperto, Path ha continuato a camminare e percorrere chilometri su e giù per l’Italia, osservando storie e persone, prendendo appunti e rielaborandoli in versi per raccontare e da essi farsi raccontare.

Nel cantautorato italiano contemporaneo una delle migliori e più sincere voci: “violenta e tenera se vuoi”, scusandomi per il citazionismo.

Track List
01) Cinque minuti di rivoluzione
02) Il buio oltre la ferrovia
03) Confondo le mie impronte nella neve
04) Gli indifferenti

Etichetta Label:T.A.C. Records

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