Rivelazione del 2014 con l’esordio lungo “More Than Any Other Day”, i canadesi Ought bissano sulla breve distanza con Sun Coming Down, nuovo LP uscito una decina di giorni fa per Constellation.
Un album che riparte da dove l’altro ci aveva lasciati, e cioè da quel crogiolo di sonorità art-punk, post-punk e indie rock che ha fatto grandi e storici gruppi quali Talking Heads, Television, The Fall e Pavement, riprodotte e consegnate al destinatario con quintali di malinconia, ferocia, sarcasmo, rumore, scazzo, innegabile stile e forte attitudine DIY.
Rispetto all’esordio, Sun Coming Down suona meno aggressivo e più riflessivo, meno ballabile e più sperimentale, e pur peccando a tratti di immediatezza e incisività, risulta più genuinamente “Ought”, meno derivativo e più personale.
La traccia omonima è un art-punk rumoroso che cammina su tempi dispari tirando pugni e carezze nelle giuste dosi; Never Better, la chiusura del disco, è un pezzo complicato e vario, c’è pure qualcosina dei Sonic Youth di “Bad Moon Rising” che filtra tra le note; Passionate Turn, il pezzo più indie rock del disco, è molto di più di quello che l’etichetta richiederebbe; Beautiful Blue Sky, il pezzo migliore del lotto, è una bellissima ballata art-punk da sette minuti e quarantatre secondi, costruita su due accordi, che si prende gioco del quotidiano discutere di stronzate inutili; The Combo è l’espressione dell’ansia, un pezzo che parte come uno sghembo e aggressivo post-punk-noise per poi cambiare improvvisamente tempo e regalarci intensi attimi di indie rock granitico e multicolor.
Il livello tecnico dei quattro è davvero alto, l’interazione tra gli strumenti e quella tra gli strumenti e la voce raggiunge livelli altissimi (quasi da Television, per l’appunto: ascoltare la già citata Beautiful Blue Sky), e anche fosse solo per questo, Sun Coming Down si merita i pieni voti.
Tracklist:
1. Men For Miles
2. Passionate Turn
3. The Combo
4. Sun Coming Down
5. Beautiful Blue Sky
6. Celebration
7. On The Line
8. Never Better
Line-up:
Tim Keen – drums, violin
Tim Beeler Darcy – vocals, guitar
Matt May – keyboards
Ben Stidworthy – bass
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