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Recensione : Nana Bang – Nana Bang

le idee ci sono, ma il tutto poteva essere sviluppato meglio.

I Nana Bang, formazione a due composta da Andrea Fusari e Giuseppe Mondini (entrambi già nei Gurubanana), debuttano sulla lunga distanza con otto brani solari e strampalati in grado di combinare insieme lo-fi, garage, psichedelia e rock’n’roll.

Il disco è aperto dal lento scorrere di Boomers (organo a costruire le melodie, voce che strizza l’occhio al brit pop, ritmiche sempre apparentemente storte) e dal vivace dondolare di Possibly Bright.
While I’m Here, canzone da spiaggia piena di calore e felicità, lascia spazio al piglio più pensieroso e malinconico di Refried Beans (voce e chitarra in crescendo nel finale), mentre Lean (Freefall Is Loud), rilassata e accogliente, introduce il pacato scorrere di Stroll e il frizzante ed eccentrico evolvere di Thinkerbelly.
True Love Will Find You In The End, infine, conclude su chitarre acustiche, ritmiche scarne e un sound delicato e avvolgente.

Le otto canzoni presentate dai Nana Bang non dispiacciono, ma nemmeno esaltano particolarmente. L’incrocio fra generi proposto è sicuramente interessante e merita di essere esplorato, ma il minutaggio decisamente ridotto (a malapena 20 minuti) e la presenza di alcuni pezzi non esattamente esaltanti, minano il valore complessivo del lavoro. Insomma, le idee ci sono, ma il tutto poteva essere sviluppato meglio.

Tracklist:
1. Boomers
2. Possibly Bright
3. While I’m Here
4. Refried Beans
5. Lean (Freefall Is Loud)
6. Stroll
7. Thinkerbelly
8. True Love Will Find You In The End

Line-up:
Andrea Fusari
Giuseppe Mondini

NANA BANG – pagina Facebook

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