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Recensione : Maru – Maru

Il disco di Maru, piacevole dal punto di vista delle melodie e delle atmosfere create, paga pegno per le ingenuità che lascia emergere

Nata in Sicilia, ma attualmente vivente in Lombardia, Maru debutta sulla lunga distanza con dieci piacevoli brani indie/folk/pop. Un lavoro dai tratti naif che, ricordando la Maria Antonietta degli esordi (ma senza elettricità), scalda il cuore con la sua tenerezza.

La pacifica dolcezza di Zerotresettedue, tra ukulele, basso e leggera brio, introduce il vivace procedere di Denti Da Latte e l’abbraccio acustico dell’affascinante Ninì. Lo sgranarsi sonoro di Maledetti (soprattutto nei ritornelli) lascia spazio a un leggero senso di delusione (che prosegue anche nella successiva Olliuchenit), mentre l’intimo e riflessivo andare di Un Meteo Nel Caffè (guidato dall’arpeggiare di chitarra), cede il testimone al frizzante rotolare di Pueblo. Ventiquattromarzo, infine, tra note squillanti e atmosfere da cameretta, apre sia al respiro dolce dell’avvolgente Senzaemme, sia al lieve incalzare della luminosa Il Trucco (a cui segue una timida bonus track).

Come nella maggior parte degli esordi, il disco di Maru, piacevole dal punto di vista delle melodie e delle atmosfere create, paga pegno per le ingenuità che lascia emergere. La presenza di registrazioni un po’ troppo “lo-fi”, infatti, abbinata a un cantato simil-Maria Antonietta e a liriche fin troppo naif, non permettono di andare molto oltre la sufficienza. Le qualità per fare cose interessanti ci sono, manca ancora la capacità di giocarsele nel migliore dei modi.

TRACKLIST
01. Zerotresettedue
02. Denti Da Latte
03. Ninì
04. Maledetti
05. Olliuchenit
06. Un Meteo Nel Caffè
07. Pueblo
08. Ventiquattromarzo
09. Senzaemme
10. Il Trucco

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