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Io Monade Stanca

Io Monade Stanca: iye Intanto i miei sinceri complimenti. Sono frasi di circostanza come sembrano, ma non conoscendovi del tut...

Io Monade Stanca

iye Intanto i miei sinceri complimenti. Sono frasi di circostanza come sembrano, ma non conoscendovi del tutto e ascoltandovi in certi momenti (a distanza di mesi) rimane sempre un retrogusto di curiosità, soprattutto nella musicalità e nel ritmo. Come vi considerate, fuori dagli schemi/ fuori dai generi?

Si, schemi e generi sono metri che non ci appartengono, non tanto per presa di posizione quanto per il fatto che questioni di questo tipo non ci sono mai passate per la testa perché non ne abbiamo mai avuto bisogno. Credo che la considerazione che abbiamo di noi stessi sia molto chiara e precisa nelle nostre menti, si sente senza il bisogno di spiegarcela. Siamo quello che facciamo, facciamo quello che siamo e non c’è nulla di più originale e genuino di questo, una ricchissima accozzaglia di tutto ciò che abbiamo ascoltato, visto, vissuto e poi fuso. Per le definizioni poi, c’è già un sacco di gente che ci pensa ed è sempre interessante scoprire ogni volta nuovi punti di vista provenienti da chissà chi, che abita chissà dove e si esprime in chissà quale linguaggio.
Non math, non jazz core, non diy. È una fortuna non rientrare in un estremo sottogenere, più lo si definisce e meno lo si cattura, quindi sull’originalità non avete di certo fisime..
Ecco appunto, nessuna fissa, nessun capriccio, inseguire un qualcosa di tangibilmente prefissato è un metodo che non ci è mai appartenuto. Abbiamo sempre e soltanto suonato finché ad un certo punto arriva quell’emozione che ti fa sentire nel posto giusto (a casa?), disegnando un grande sorriso sui volti ed una enorme energia nello stomaco. In quei momenti in cui tutto vibra perfettamente insieme siamo dio, così la magia ha modo di entrare e farci sentire vivi. In fin dei conti è molto meglio farsi inseguire dai generi piuttosto che il contrario… e allora scappiamo per tutta la vita senza nemmeno accorgercene, inseguendo emozioni.

iye Come si definisce la vostra creatività compositiva? Essendo di Priocca sono sempre suggestionato dai filari e dalle vigne in ogni stagione… Quindi cosa fa scaturire l’immaginazione?

Quando componiamo il rubinetto della creatività si apre siamo molto allegri 😀 ridiamo di gusto e facciamo quello che ci pare più ragionevole per divertirci, suonando assieme fino al punto da abbandonare i giudizi e divertirci soltanto, che ci fa tanto tanto bene 😀 Quando sei contento l’immaginazione è bella quando sei nervoso l’immaginazione è un buco nero ed effettivamente anche a noi vedere le colline pettinate dai filari ci fa stare bene e quando stai bene non è necessario immaginare alcunché 😀

iye Dando un’occhiata a precedenti interviste esce di tanto in tanto il taglio jarryano. Quanto allora o meglio, perché, incide la patafisica ancora oggi? (è un pregio che dovrebbe essere riscoperto da tanti).

Non è che la patafisica incida nel mondo oggi se qualcuno ci pensa al mattino o la sera, ma se qualcuno la vede. Il motivo per cui la patafisica può incidere oggi è: siccome mediamente non sappiamo cosa prendere sul serio, il solo fatto di vedere una cosa dalla qualità patafisica pone il fruitore in uno stato interessante. Così esprimersi patafisicamente, come cerchiamo di fare, inclina l’ascoltatore a elaborare da sé una propria sua idea riguardo a ciò che sta ascoltando o vedendo. E sta ascoltando ad esempio cambi di tempo dispari ed elementi melodici del cuore e vede facce grottesche tutto abbastanza velocemente e intensamente.

iye Anatrafobia o Robotnik? 😀

Fra Anatrofobia e Robotnik scegliamo Anatrofobia, band che mi aveva sconvolto quando la vidi dal vivo al Cinema Vekkio di Corneliano d’Alba, credo intorno nel 2003 o 2004. Rimasi sbalordito dal loro concerto e comprai il disco. All’epoca eravamo un po’ tutti fan di quello che usciva sotto Wallace Records. Ciò che pubblicava Mirko Spino difficilmente deludeva.
Con piacere ho scoperto più tardi che anche loro, come noi, sono piemontesi.

iye Sono in vena di citazioni ma questo non eclissa la carenza di domande. Tuttavia senza sapere perché e senza programmarlo, mi viene in mente “Fiori per Algernon” con una vostra colonna sonora e, chissà, vi vedete nelle vesti di compositori per teatro sperimentale o per cinema?

Vedremmo bene un bel corpo di ballo in scena 😀 e speriamo di poter portare un dramma epico nelle sale fra tre o quattro stagioni 😀

iye Quali amicizie concrete e sincere siete riusciti a mantenere?

La musica ci ha portato negli anni a farci tantissimi amici. Ci siamo ritrovati a far parte di una rete viva e genuina, fatta di persone che credono fortemente in quello che fanno e che se ne infischiano delle dinamiche legate al “music business” portando avanti bellissimi progetti con passione, quella vera. La nostra dimensione ideale l’abbiamo trovata in Francia, dove, grazie a diversi tour e alla pubblicazione di un paio di lavori per African Tape, ci siamo creati il nostro pubblico.
In Francia abbiamo dei rapporti sinceri e consolidati con eroi che fanno programmazione nei locali, che hanno associazioni culturali e organizzano concerti o che hanno suonato insieme a noi. Abbiamo fatto nel tempo dei bellissimi scambi date che ci ha permesso di fortificare i contatti e coltivare amicizie vere ospitandoci vicendevolmente, condividendo palchi, strumentazioni, contatti ed esperienze.
Anche in Italia, per fortuna, esistono delle bellissime realtà e abbiamo tanti amici. Citarli tutti sarebbe impossibile. Citarne fra tutti questi alcuni sarebbe infame nei confronti di chi non viene menzionato.

iye Dove possiamo ascoltarvi e/o incrociarvi nell’attesa del prossimo disco?

Siamo fermi da diversi mesi. Stiamo lavorando sulla composizione dei brani del prossimo disco, dove avremo Maurizio Busca al Sax come super ospite. Speriamo di poter registrare a Dicembre e poter ripartire in tour in Europa in Primavera del 2017 ma è tutto ancora in fase di definizione. Di sicuro il palco ci manca molto.
Ci sarà un’occasione speciale in cui torneremo a fare un live ovvero il 28 Luglio di spalla agli Uzeda, al Nuvolari Libera Tribù di Cuneo. Siamo felicissimi di poter condividere il palco nuovamente con loro e quando c’è stato l’invito, non abbiamo potuto rifiutare anche se ufficialmente siamo “fermi”. Per il resto siamo presenti sul web e pubblichiamo quel che ci pare sulla nostra pagina Facebook.

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