I Crass hanno annunciato la pubblicazione di “The Crassical Collection”, una ristampa di tutto il loro materiale inciso tra il 1979 e il 1985, compresa la compilation postuma “Best Before 1984” (datata 1986). La reissue uscirà su One Little Independent Records il prossimo 2 ottobre.
Fautori della scena anarcho-punk inglese di fine anni Settanta, i Crass sono stati più di una band musicale: un collettivo artistico, politicamente impegnato, che ha rappresentato l’ala più intransigente dell’etica DIY e, negli anni in cui furono attivi (dal 1977 al 1985) hanno fatto del pacifismo, dell’antimilitarismo, del femminismo e dell’autogestione di ogni aspetto della propria esistenza i loro capisaldi irrinunciabili, propugnando l’azione diretta, occupando squat e incoraggiando alla resistenza contro le pubbliche autorità, affrontando tematiche sociali e ambientali nei loro testi, pregni di una ideologia anarchica che diffondeva messaggi antifascisti (utilizzando anche altre forme espressive, come poesie, collage film e libretti informativi autoprodotti) dipingeva le contraddizioni della società inglese, metteva in guardia l’ascoltatore dalla corruzione del Potere e lo esortava a combattere il sistema borghese.
I sei album registrati dalla band in studio, “Stations Of The Crass” (1979). “The Feeding Of The 5000” (1979), “Penis Envy” (1981), “Christ-The Album” (1982), “Yes Sir, I Will” (1983), “Ten Notes On A Summers’ Day” sono stati ripubblicati in formato doppio cd, contenente un nuovo artwork (curato da Gee Vaucher) che include testi, poster e booklet di 60 pagine con nuove note di copertina scritte da Penny Rimbaud e Steve Ignorant. Inoltre, il suono degli album è stato restaurato dai nastri originali in analogico, e rimasterizzato da Penny Rimbaud e Alex Gordon, mentre ogni secondo cd presenta materiale inedito, rarità e brani dal vivo, che rappresenterebbe una sorta di ufficioso settimo e ultimo album dei Crass, a detta di Penny Rimbaud.
Di seguito, lo streaming di alcune tracce inedite.
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