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Gian Luca Favetto – Le Stanze Di Mogador

Gian Luca Favetto - Le Stanze Di Mogador: Editore Verde Nero. Damir Babic, bosniaco è un fotografo di professione. E' in Sicilia su commissione per fotografare v...

Recensione:
5/5

Gian Luca Favetto – Le Stanze Di Mogador

Editore Verde Nero.

Damir Babic, bosniaco è un fotografo di professione. E’ in Sicilia su commissione per fotografare volti scolpiti su una roccia. L’hotel Mogador è gestito da un misterioso padrone di lingua spagnola, forse sudamericano. Qui Damir incontra i personaggi che gli faranno da guida in un viaggio tra mafia siciliana, sfruttamento dell’immigrazione clandestina, reati ambientali. Cindro Ferretti detto il comandante marinaio in pensione, Salvatore Puma apolide e trafficante di mestiere, Noura ragazza Somala in rapporto amoroso con Puma.

Scoprirà un pezzo di Sicilia nascosta non così diverso dall’India, dalla Cina.
Cosa spinga Damir in questo viaggio non è poi così chiaro.

Forse il suo rapporto con la fotografia, con il desiderio di conoscenza. In realtà la fotografia, il viaggio, il ricordo della guerra nell’Europa dovrebbero essere i cardini su cui si innesta il racconto, su cui inserire i ragionamenti. Come Sciascia, parlare di misteri per parlare della mafia, della Sicilia, della giustizia, degli uomini. In effetti davanti alla casa del mafioso Damir attende nel sole come nelle attese di Sciascia.

Ci sono misteri in questo libro, paesaggi di vento e mare, corpi femminili nudi, viaggi, odori di spezie e suono di bombe. Il tutto è in particolare. Le foto colgono un punto e lasciano perdere il contesto. Non formano un ritratto e se lo formassero l’autore non riunirebbe i pezzi. Non ci prova o non ci riesce.

A volte è un reportage dei giornali, quelli con tante pagine culturali. E allora “ Damir non ha ancora vinto del tutto la nebbia che lo ha tenuto in scacco per ore, febbricitante, incredulo. Il sesso è l’unica certezza a cui attaccarsi…

Dov’era prima di qui? Prima? C’è stato un prima? C’è un prima nelle cose, in queste cose? La nebbia ti avvolge in pieno sole, estate in Sicilia. Si sicuramente c’è un prima, e anche un dopo presumo.

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