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Recensione : Fall Of Darkness – … In Perfect Asymmetry

Gran bella realtà il gruppo pisano dei Fall Of Darkness al debutto discografico con questo riuscito ... In Perfect Asymmetry, lavoro che piacerà non poco ai fruitori del prog metal.

Fall Of Darkness – … In Perfect Asymmetry

Gran bella realtà il gruppo pisano dei Fall Of Darkness, messo sotto contratto dall’attenta Revalve, che raggiunge il traguardo del debutto discografico con questo riuscito … In Perfect Asymmetry, lavoro che piacerà non poco ai fruitori del prog metal, allargando i favori anche a chi preferisce sonorità meno elaborate e più metalliche.
I ragazzi toscani evitano il tecnicismo fine a se stesso per approdare ad un sound più diretto e compatto che mi ha ricordato i lavori dei gruppi scandinavi, come ad esempio i Tad Morose, senza dimenticare chiaramente i padri Dream Theater, però nella loro versione più oscura (“Train Of Thought” del 2003).
Facciamo un piccolo passo indietro: la band si forma nel 2009, suonando hard rock prima e successivamente spostandosi verso sonorità più marcatamente heavy, con il monicker Sinner Angels; i vari cambi di line-up portano il gruppo a svoltare verso il genere proposto oggi e, complice anche il cambio di denominazione in Fall Of Darkness, tutto ciò finisce per rappresentare un nuovo inizio per la band, che firma per la Revalve ed entra in studio con Alessio Lucatti, tastierista di Vision Divine ed Etherna, per registrare il full-length d’esordio.
L’album, composto da otto brani, come prevedibile risulta ben prodotto e suonato ottimamente, le song mantengono un’atmosfera velatamente oscura, molto metallica, ma avvicinandosi a tratti al power,non fosse per le tastiere che, senza esagerare, ricamano melodie prog riuscitissime.
Il vocalist, Claudio Andressi, è dotato di una voce calda e ben inserita nel contesto dell’album ed è protagonista di una prova di buona personalità, così come le due asce (Simone Marchetti e Matteo Lesti); la sezione ritmica (Roberto Corsi al basso e Marco Muscolo alle pelli) fa il proprio dovere alzando la qualità della performance quando i brani si induriscono ed esce fuori l’anima power del gruppo.
Just Stop, primo brano, è una prog metal song dove le chitarre e le tastiere si elevano al ruolo di protagoniste nella parte centrale, dove il brano acquista spessore per via di assoli riuscitissimi, ed è seguita da Grab Your Neck, brano più metallico dove è la sezione ritmica a rubare la scena.
Dopo la buona Prove It To Yourself, è la ballad Pages Of My Life a smorzare la tensione, Claudio Andressi si prende tutta la nostra attenzione regalando un’interpretazione da brividi, prima che il torrente di note prog di To Be Different rompa gli argini e ci innondi di grandi melodie.
Tornano a picchiare duro i ragazzi pisani con My Stars To Freedom, tra prog nord europeo e i nostri Vision Divine, mentre gli ultimi dieci minuti dell’album sono divisi in parti uguali dalle bellissime Fight To Go On e The Last Step, specialmente la seconda nella quale, qui sì, i migliori momenti del teatro di sogno sono interpretati dalla band con ottimi risultati.
Ancora grande musica proposta da un gruppo nostrano, brava la Revalve a scoprire e a credere nelle potenzialità della band nata sotto l’ombra della torre pendente, ascolto consigliatissimo.

Tracklist:
1. Just Stop
2. Grab Your Neck
3. Pages of My Life
4. Prove It to Yourself
5. To Be Different
6. My Stairs for Freedom Pt. 1
7. Fight to Go On Pt. 2
8. The Last Step Pt. 3

Line-up:
Roberto Corsi – Bass
Marco Muscolo – Drums
Simone Marchetti – Guitars (lead)
Matteo Lesti – Guitars (rhythm)
Luca Guidi – Keyboards
Claudio Andressi – Vocals

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