L’incontro tra il folk songwriter spagnolo e il folk-punker francese da vita ad un album interessante ma non sempre riuscito in cui si incontrano folk, rock, country, blues, psychobilly e dub.
Che succede quando due one man band si incontrano per dare alla luce ad un disco comune? Succede che le due anime possono fondersi completamente e dar vita a mix straordinario, ma può anche succedere che quelle due anime si scontrino fino ad annullarsi, o più semplicemente decidano di giustapporsi e limitarsi a darsi una mano l’un l’altro. E quest’ultimo è il caso di Subterranean Power Strain, disco che porta la firma di Dallas Kincaid, un folk-punker francese con un gusto particolare per loops, synth e psichedelia e EvilMrSod, pseudonimo dietro il quale si cela un folk songwriter spagnolo di stanza a Berlino innamorato dei classici (Johnny Cash su tutti) e con un cuore rock’n’roll. Completano il quadro Matt Verta-Ray al mixaggio e Ivan Julian alla masterizzazione (e direi che ce n’è abbastanza per attirare l’attenzione di chiunque!).
Apre le danze SheryLinn, un bellissimo pezzo rock’n’roll blues scritto (evidentemente) da Kincaid, con un tiro quasi punk e una voce che sembra uscita da un disco dei PIL. Il disco prosegue sulla stessa lunghezza d’onda per almeno metà della sua durata, alternando oscuri pezzi psych-folk (la splendida Bye Bye Lil Bluebird, con dedica al defunto quanto immortale Dee Dee) a sfuriate psychobilly in salsa rock (Damaged e Moon). Spiace incontrare pezzi meno a fuoco come Baby Baby B-B-B Baby, che inizia come posseduta da un demone rockabilly salvo poi tuffarsi in un innocuo ritornello country rock che non lascia cicatrici, o lo psych-country di Pure.
Passato il settimo pezzo il minutaggio si alza, i ritmi rallentano e si capisce che è entrata in gioco la penna di EvilMrSod. Si parte bene, con il dark-folk psichedelico di Darkness, impreziosito da uno sporco assolo rock posto giusto nel mezzo, seguito a breve dalla creatura mutante di Fake Smiles, che si muove egregiamente tra rockabilly, dub, blues e rock. Il livello di scrittura si abbassa e di molto con Fuck It All, un pezzo rock-folk trasfigurato da un assolo troppo prolisso sul finale. The Long Walk e Juliana provano a ripetere l’eclettismo di Fake Smiles ma risultando un po’ fine a se stesse, mentre Just Another Day si stabilizza su un rock-blues d’annata, abbastanza ruvido e sporco da attirare la mia attenzione ma anche abbastanza lungo da portarsela via in un battibaleno.
Un disco pieno di idee e buone intenzioni (e a tratti anche di grandi canzoni), che troppe volte però rimangono affogate nella prolissità e forse – e qui mi farò qualche nemico – in una masterizzazione non adatta all’oggetto.
Tracklist:
Sherylynn
Oblivion
ByeBye Lil Bluebird (Dee Dee’s Blues)
Damaged
Pure
Baby Baby B-B-B-Baby
Moon
Darkness
Fake Smiles
Fuck It All (Nothing To Lose)
The Long Walk
Just Another Day
Juliana (Listening To Heavy Trash In Coney Island)
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