Gran bel 12” che mi ricorda gli anni ’90, quando tantissime bands si dividevano i solchi di un vinile, o i bit di un cd.
Qui abbiamo un disco dell’annus domini 2011, ma le emozioni sono sempre le stesse,anzi meglio. L’hardcore non ha rimpianti, non era meglio prima, è nei tuoi occhi in questo momento Lo capirete ascoltando i savonesi Affranti in giro dal 1997 , e i bolognesi Sumo attivi dal 1999. I solchi di questo 12 “ trasudano hardcore, sopratuttto per l’attitudine, anche per i suoni, ma soprattutto per il significato. Perchè questa musica bada soprattutto al contenuto ; certo la musica è fondamentale, ma è una miccia per far scaturire emozioni, poiché le vere emozioni le danno le parole. Parole come quelle degli Affranti, che sembrano schegge espressioniste di un mondo in disfacimento.
I savonesi sono sempre stati una spanna sopra, e dal vivo sono una cappa sopra le gioie, un incredibile ordigno di dubbi e domande, con un incedere cinematografico dei testi. I Sumo devo ammettere che non li avevo mai sentiti prima, ma devo dire che ,mi sono piaciuti tantissimo, con un punk minimale, che è molto più vicino al rock, con testi fantastici. Uno scopo delgli split è anche questo : far scoprire l’altro lato, quel gruppo che non si conosce. Unire le canzoni è anche amicizia, stima e solidarietà. Gli Affranti e i Sumo ci credono fino in fondo, e sfornano un grandissimo 12”.
Hardcore isn’t just music.
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