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Recensione : The Somnambulist – Unbegotten

L'impressione generale è che nell'aria ci sia poca ispirazione

The Somnambulist – Unbegotten

A quattro anni di distanza dal loro ultimo lavoro lungo, i The Somnambulist tornano a far parlare di sé con i quattro brani di Unbegotten. Il nuovo ep, anticipato da un paio di singoli nel corso di questo 2016, si muove su scure sonorità rock/psichedeliche, perdendo, a tratti, l’equilibrio.
Ad aprire l’opera è il rock tagliente ma poco entusiasmante di The Slowing Clock (la voce effettata azzera tutte le aspettative). L’energia di Deeply Unutterable & Unimpressed, invece, provando a risollevare la situazione, propone ritmiche sostenute e un timbro vocale scuro e spettrale, lasciando che a seguire siano il grasso cantare, all’interno di ossessivi tunnel sonori, di Unbegotten. Il timbro scuro di Transverberate, infine, chiude il lavoro senza nulla aggiungere.

I quattro brani presentati dai The Somnambulist si dimostrano solidi nella struttura ma piuttosto deludenti per quanto riguarda i contenuti.

L’intero ep, infatti, propone un cantato fin troppo eccentrico abbinato a parti strumentali poco capaci di coinvolgere e attirare l’attenzione.
L’impressione generale è che nell’aria ci sia poca ispirazione.

Ci auguriamo che l’album di prossima uscita smentisca questi presentimenti.

TRACKLIST
01. The Slowing Clock
02. Deeply Unutterable & Unimpressed
03. Unbegotten
04. Tansverberate

LINE-UP
Marco Bianciardi
Thomas Kolarczyk
Luca Andriola

 

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https://www.facebook.com/THE-SOMNAMBULIST-103078016401445/?fref=ts

 

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