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The Routes – Mesmerised

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The Routes – Mesmerised: Ottavo album per i Routes, <a href="https://www.iyezi...

Recensione:
5/5

The Routes – Mesmerised

Ottavo album per i Routes, band che nel giro di quasi tre lustri si è costruita e guadagnata un ampio credito presso gli amanti delle sonorità rock ‘n’ roll Sixties-oriented aggiornate ai tempi odierni, e rimpolpate da un solido bagaglio garage-beat con un retrogusto psych/punk.

 

Uscito il 9 aprile su Action Weekend e Bickerton Records, “Mesmerised” è la nuova creatura forgiata dal tuttofare Chris Jack con l’ausilio del batterista Bryan Styles (già presente sul precedente “Tune Out, Switch Off, Drop In” e sull’album di solista di Chris Jack, “Miles To Go“) e del bassista Toru Nishimuta (anche lui già al lavoro con Jack nel disco del 2019 e anche sul debutto “Left My Mind” del 2007) che hanno registrato la nuova fatica tra Gran Bretagna e Giappone, vale a dire le terre di origine e di adozione musicale del frontman Christopher Jack che, da grande fan dei Guided By Voices, ha coinvolto l’artista Courtney Latta (che disegnò la copertina di “Mirrored Aztec” per i GBV) nella realizzazione della lisergica cover di questo Lp.

 

Mesmerised” è un trip lungo poco più di mezz’ora, condito da dieci episodi in cui vengono shakerati almeno trent’anni di rock ‘n’ roll, filtrati attraverso la consueta attitudine garage/punk/beat dei Routes. Si passa dal garage “punkizzato” sullo stile dei Fall e dei Wire (nell’opening track “Broken Goods“) al Sixties teen punk venato di freakbeat britannico (nel brano “Society“, dal feeling tenebroso e sinistro, divenuto rapidamente il pezzo preferito di chi vi scrive) all’indie punk che fa a botte col garage-beat di metà anni Sessanta (“I’m sorry“, “Two steps ahead” e “Used to“) e dall’urgenza blues-punk che mischia Muddy Waters e l’entusiasmo ormonale delle compilation delle giovani e oscure garage bands degli anni Sessanta (come accade in “The world’s at fault“) alla title-track influenzata da un sound chitarristico à la Television che convive con una nenia a metà strada tra i Pink Floyd Barrettiani e i Soft Boys. In questo album le nostre orecchie possono assistere all’incontro/scontro tra le due anime che alimentano il suono dei Routes: una ben radicata nel garage/blues rock dei Sixties (Chocolate Watchband, Stones e Pretty Things tra le ispirazioni avvertite) e un’altra che trova sfogo in un rock ‘n’ roll più ruvido e ruspante, influenzato da Guided By Voices, Stooges, Spacemen 3 e Country Teasers.

 

Mesmerised” scende giù che è un piacere, e rappresenta un ottimo antidoto per contrastare l’isolamento e le restrizioni imposte dai lockdown. Prima o dopo i pasti non importa, si può assumere anche H24. Unico effetto collaterale: può provocare dipendenza.

 

TRACKLIST

 

1. Broken Goods
2. Society
3. I’m Sorry
4. Mesmerised
5. Two Steps Ahead
6. Blink Of An Eye
7. The World’s At Fault
8. Leave My Bed
9. Used To
10. Foot In Mouth

 

NOTES & CREDITS

 

All Songs Written and Recorded by The Routes
Mixed and Mastered by Christopher Jack
Illustration by Courtney Latta
Design by Carlos Espejo

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