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Recensione : Strange Lords – Strange Lords

Un album strano e straniante ma nel contempo davvero molto affascinante, che non mancherà di soddisfare il pubblico rock'n'roll più aperto e ricettivo.

Alcuni giorni orsono, chiacchierando con un amico le cui origini musicali affondano nel punk e nell’hard-core, egli mi confidava quanto poco conoscesse di tutto ciò che possa essere considerata surf-music.

Le sue riserve nell’accostarsi al genere vertevano soprattutto sul fatto che nella maggior parte dei pezzi manchi il cantato.
Anche nel caso degli Strange Lords il cantato manca completamente, a parte alcune parole incomprensibili ed estemporanee in Rat Walker ma, contrariamente a molti album dal sound più classico, questo disco è ricco di devianze punk e di salti rovinosi nel lo-fi, tanto da poterlo far apprezzare ad un pubblico più avvezzo a suoni maggiormente urticanti.
La band è composta di solo due elementi, un chitarrista ed un batterista (quest’ultimo attivo anche nella punk-band degli Against Me), ma all’ascolto di questo loro omonimo disco essi sanno creare un pandemonio degno di combi assai più numerosi.
I pezzi in totale sono nove e sono sia estremamente punk e veloci (Grease Devil) che lenti e minacciosi (The Golem), per chiudere il cerchio con una straziante litania (Szandora).
Come potrete facilmente intuire dai titoli scelti per i pezzi, l’immaginario della band affonda negli horror low budget degli anni ’50/’60, immaginario che è quasi superfluo sottolinearlo accomuna gran parte dei fan di questo tipo di suoni, me compreso.
In conclusione, un album strano e straniante ma nel contempo davvero molto affascinante, che non mancherà di soddisfare il pubblico rock’n’roll più aperto e ricettivo.

Tracklist:
1.Knuckle Duster
2.Amano-Iwato
3.Rat Walker
4.Stanky Dracula
5.Grease Devil
6.The Golem
7.Particles
8.Carroneros
9.Szandora

Line-up:
Andrew Seward – Drums
Waylon Thornton – Guitar

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