Indie ? No. Cantautore ? No. Pop ?
Decisamente, e di buona qualità.
Il disco d’esordio de Il Solito Dandy è la dimostrazione che si possa fare del gran bel elettro pop di qualità, senza essere né underground né mainstream. Effettivamente essere mainstream o underground è proprio uno stupido distinguo.
Qui troviamo musiche composte benissimo, molto retrò, elettivamente anni ottanta, con gusto e un bilanciamento preciso tra dolcezza e narrazione. Il Solito Dandy è di Torino e fa parte di quella infinita schiera di miracoli musicali che provengono dalla città della Mole, ma è tutta un’altra cosa da quello che avete sentito fino ad ora. Fabrizio Longobardi aka Il Solito Dandy riesce a mettere insieme cose alla Lucio Dalla con momenti rotondamente battistiani, perché alla fine questi due nomi, specialmente il secondo, sono profondamente nel nostro dna. Di Battisti ci sono sopratutto le pause nelle metriche, quella musicalità totale di frasi solo in apparenza banali, ma figlie di un lungo labor limae.
Grande e sapiente è l’uso delle tastiere che conducono le danze, creando belle atmosfere. La voce di Fabrizio racconta di amori, infatti il disco è un praticamente un concept su tante fra le infinite sensazioni che si provano quando si ama. La malinconia, anche musicale, è ben presente e segna un po’ tutta l’opera. Forse più che malinconia è consapevolezza di ciò che siamo, ma sicuramente è talento nel narrare. Piccolo difetto sono a volte gli eccessi di pathos, che trasbordano un po’, in un contesto molto buono.
Buona Felicità è un disco che vi stupirà, e che senza tante pose o dichiarazioni fa pop nella maniera migliore, con una grande capacità di unire parole e note.
ETICHETTA
Vina Records
TRACKLIST
01 Citofoni
02 Bisturi
03 Owen Wilson
04 Vittorio Emanuele
05 Dentifricio per cuori sensibili
06 Milena Mezzora
07 Tigre Pasquetta
08 In Questo Caldo Porpora
09 RMDNE
10 Buona Felicità