Il duo belga Keiki, a un anno dallo split con i Bee And Flower e a tre anni dal precedente “Waltham Holy Cross”, ritorna con un nuovo album. Il suono, ancor più incisivo, oscuro e orrorifico, si sviluppa su dodici brani, coinvolgendo, in alcuni casi, nomi celebri.
L’affilata e rugginosa “Hiroshima – Nagasaki” taglia l’aria con le sue chitarre, aprendo il disco e lasciando spazio alla graffiante e catramosa “The Killing Cure” (Eugene Robinson degli Oxbow alla voce). “Stab You”, al terzo posto, travolge con il suo suono teso e spettrale, mentre “Headless Girl”, polverizzando con le sue ampie stanze soniche (interrotte da brevi momenti di quiete) apre a “Brussels – Moscow” e al suo nero dondolare. “Hotel Saint Amour”, brano lento e scarno, cede il passo a “Pies & Popcorn” e ai suoi ritmi vivaci e nervosi. “Deformed Bodies” distrugge la pietra grazie alla forza della chitarra, contrapponendosi alla più calma e riflessiva “Full Body Wolf” (questa volta alla voce c’è Pete Simonelli degli Enablers). “Her Being Sick”, sul fondo del disco, delinea paesaggi neri e drammatici, dando poi la parola a “Stains” (ritmo acceso e tormentato) e alla conclusiva “Us Vs The Pharmaceutical Industry” (piglio meno duro e aggressivo).
I Keiki, con “Popcorn From The Grave”, approdano su sonorità ancor più scure rispetto al passato. Le dodici canzoni proposte scorrono senza grossi intoppi, ma, nell’insieme, deludono per l’assenza di momenti veramente decisivi. Un disco che supera la sufficienza, ma che non riesce ad incuriosire come potrebbe.
TRACKLIST:
01. Hiroshima – Nagasaki
02. The Killing Cure
03. Stab You
04. Headless Girl
05. Brussels – Moscow
06. Hotel Saint Amour
07. Pies & Popcorn
08. Deformed Bodies
09. Full Body Wolf
10. Her Being Sick
11. Stains
12. Us Vs The Pharmaceutical Industry
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