Enola – The Light From Below

Un buon disco, molto vario: chissà come si comporteranno nella prova più difficile di un album intero e quale connotazione gli daranno.

Enola – The Light From Below

Mi piacciono le chitarre che suonano un po’ malate; proprio così incomincia questo primo EP dei francesi Enola, con la title track The Light From Below costruita in crescendo e che alterna momenti di cantato pesante e sofferente a voce più tranquilla, quasi parlata.

A Pilot parte con dilatate sonorità post hardcore per poi esplodere in un vortice più caotico, rabbioso e nevrotico, mentre a metà del disco The Door rallenta i toni con una chitarra dolcemente pizzicata e una batteria dai suoni attutiti. Ma è solo l’intro perché, sempre con estrema gentilezza, esplode nuovamente la potenza, a confermare l’alternanza tra ritmi tranquilli e riff più solidi.
Desolated Landscape invece non lascia scampo: si parte subito a cannone, e la cosa non dispiace affatto. Sono solo 4:18 minuti, la canzone più corta di questo EP, ma bastano per la sua struttura più articolata.
Si conclude il viaggio con un altro viaggio, The Fog: voce malinconica, a tratti straziante, atmosfere cupe e sonorità che mi ricordano un sacco i Converge, per quella che secondo me è la canzone più bella del disco.
Più di 11 minuti, mescolati opportunamente in modo da non renderla mai noiosa, con pause decisamente di effetto e ritmi in crescendo.
Nel complesso un buon disco, molto vario: chissà come si comporteranno nella prova più difficile di un album intero e quale connotazione gli daranno. Li aspettiamo.

Tracklist :
1.The Light From Below
2.A Pilot
3.The Door
4.Desolated Landscapes
5.Fog

Line-up :
Thomas – voce
Mitch – basso
Arnaud – chitarra
Seb – batteria
Steph – chitarra

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