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Recensione : Deprive – Into Oblivion

Una cinquantina di minuti di death/doom nello stile dei primi anni 90

Deprive – Into Oblivion

Un’altra one man band, questa volta dalla Spagna: Deprive è la creatura mostruosa del polistrumentista e vocalist Erun-Dagoth, ex di una miriade di band che con questo monumentale Into Oblivion arriva all’esordio su lunga distanza, dopo aver dato alla luce due demo ed una compilation omonima dello scorso anno che li racchiudeva entrambi.

Anche nel nuovo album Erun-Dagoth non manca di farci riassaporare il primo demo come bonus track, arrivando così ad una cinquantina di minuti di death/doom dei primi anni 90: un vero piacere per l’udito riascoltare il putrido sound che fece la fortuna di Asphyx, My Dying Bride e, sul versante death, dei Morbid Angel.
Rallentamenti catacombali, riff mastodontici, atmosfere mortifere, sono il freno a mano per le accelerazioni di stampo death old school, ed offrono per un risultato ottimo, vero solluchero per gli amanti di queste sonorità, ormai orfane di album epocali come l’omonimo “Asphix”, “As The Flower Withers” e “Altars of Madness”.
Il death dei Deprive è cimiteriale, e ci porta a fare un giro all’inferno dal quale, con un po’ di fortuna, si torna, ma senza metterci la mano sul fuoco, travolti da questo maligno incedere di brani oscuri e malati come Catacombs Of Betrayal, Infamous Ossuary Of Tribulation, Immemorial Ritual Beyond Death, inni estremi accompagnati da una componente satanica e occulta, come si addice alla musica contenuta in questo ottimo lavoro.
Qualcuno punterà il dito sulla poca originalità di Into Oblivion: fregatevene e fatelo vostro, assolutamente, specie se siete fan delle band di riferimento del gruppo spagnolo che, come uno zombie, spunta dalla terra sconsacrata di un vecchio cimitero dimenticato, trascinando le ossa annerite e le poche carni in putrefazione verso quella civiltà molto più brutale dell’inferno da cui proviene.

P.S.: L’ultimo brano, Divine Blood Of The Deceased, è un’outro pianistica che ricorda maledettamente “Sear Me”, dal primo bellissimo album dei Bride, e ho detto tutto …

Tracklist:
1. Catacombs of Betrayal
2. Nightsky Revelation
3. Fall of Entropy
4. Infamous Ossuary of Tribulation
5. Dethroned Messiah
6. Apocryphal Mausoleum
7. Immemorial Ritual Beyond Death
8. An Oath of Necrotical Mist
9. Into Oblivion
10. Divine Blood of the Deceased
11. The Arrival
12. Innards of Heaven
13. Below the Screams of the Dying
14. De Vermis Mysteriis

Line-up:
Erun-Dagoth – All Instruments, Vocals

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