Corbeaux – Hit The Head

Il post rock e il post metal in Francia stanno andando molto di voga, e il livello tecnico ovviamente aumenta. Di sicuro i Corbeaux proseguono questa tendenza, incrementando il patrimonio musicale d’oltralpe.

Corbeaux – Hit The Head

Mi dispiace non aver recensito questa prima fatica dei francesi Corbeaux nel momento in cui l’album è stato pubblicato. È praticamente passato quasi un anno e riascoltando Hit The Head ritengo che avrebbero meritato e meritino un po’ più di attenzione mediatica.

Il genere post rock mescolato e contaminato dal post hardcore evidentemente sta tirando molto in terreno oltralpe, e il livello è decisamente alto.
Non tralasciamo poi lo sforzo del quartetto di Nantes che si è autoprodotto, anche grazie ad un crowdfunding, e ha deciso di uscire con il primo album in versione cartonata.
7 tracce per un totale di 35 minuti, tra le quali una versione di Where is Dave? più pesante e più pulita nei suoni rispetto a quella che si trova nel loro primo EP Terrain Blanc.
In Cran D’Arrét le chitarre suonano molto nervose e sporche, il basso tiene il ritmo serrato, per un risultato d’insieme più violento.
Molto intense le atmosfere che riescono a creare con l’alternanza degli strumenti, con accelerazioni ed esplosioni musicali, con diverse profondità sonore.
Un crescendo studiato e calibrato che a volte parte da introduzioni minimaliste di chitarra, e che aumenta col contributo di batteria e basso a mano a mano che la canzone scorre (7th Avenue), altre da giri di basso inseguiti dalla batteria (Sur Un Fil).
Ezimpurkor è a mio giudizio la più bella canzone del disco, vuoi perché è la più lunga, vuoi per intensità, per emozioni, per come è strutturata. Alterna malinconia e rabbia e sorprende verso la fine con l’unico pezzo cantato.
Se siete fan di Russian Circles o Pelican, non potete mancare questo Hit The Head.

TRACKLIST
1. Cran D’Arrét
2. La Bagarre
3. 7th Avenue
4. Sur Un Fil
5. Where Is Dave?
6. Ezimpurkor

LINE-UP
Mickael Pochet: chitarra
Mael Le Guichaoua: chitarra
Mathieu Cretier: basso
Joris Saidani: batteria

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