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Conosciamo Meglio Il Senegal

Conosciamo Meglio Il Senegal:

Per integrarsi meglio e non creare disagio in Senegal. Ecco qualche regola:

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Conosciamo Meglio Il Senegal

Per integrarsi meglio e non creare disagio in Senegal. Ecco qualche regola:

  1. I saluti sono estremamente importanti: in Senagal diciamo “buongiorno”, tutte le volte, a tutti quanti, anche a qualcuno che non abbiamo mai visto e che non rivedremo mai. “Salamalekum” (si risponde “Alekum Salam”) è di buon uso. Non esitate a chiedere della famiglia, anche se non la conoscete. Si finisce con un “Alhamdoulilahi”.
  2. Gli scherzi: non scioccatevi se sentite due senegalesi trattarsi a vicenda come schiavi (“Suma jaam nga”: tu sei il mio schiavo). Questo risale a molto tempo fa, quando certe caste avevano il potere e la ricchezza e mantenevano dei “dipendenti”. Tutto ciò oggi è scomparso ma rimane oggetto di scherzo. Succede fra i Siop e i N’Diaye, i Gaye e i Siagne, i Wade e i Mbaye, e anche i Sérères e i Diola.
  3. Quello che non bisogna mai fare: scavalcare qualcuno che è sdraiato; appoggiare la borsa di qualcun altro direttamente per terra; comprare del carbone, del sale, del pepe, del peperoncino,  degli aghi, dei coltelli, dei rasoi, dopo l’arrivo della notte (attira i cattivi spiriti). Per gli uomini, lavorare la malta. Mangiare o donare qualcosa con la mano sinistra. Camminare su un tappetino con delle forbici.
  4. Quello che bisogna sempre fare: dire buongiorno, prima di tutto. Chiedere notizie sulla famiglia. Salutare gli anziani con rispetto. Donare qualcosa a un mendicante una volta al giorno. Bere il proprio tè facendo “slurp”. Riaccompagnare gli ospiti facendo qualche passo con loro.
  5. I pasti: i pasti si fanno accovacciati per terra o seduti su di uno sgabello, in un piatto comune. Spesso si usano le mani. Toglietevi le scarpe prima di camminare sul tappeto. Lavatevi le mani e usate solo la mano destra, la sinistra è riservata ad altri usi. Prima di cominciare a mangiare, aspettate che il padrone o la padrona di casa finiscano di pronunciare il “Bismilahi”. Beviamo solo una volta finché il piatto principale non è finito. Per il suo ospite, la padrona di casa la toglie le lische del pesce o avanza il morso migliore:  se sarà, non imbarazzatevi. Di solito gli uomini mangiano prima; le donne e i bambini dopo.

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