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Recensione : Boar – Veneficae

Boar - Veneficae: Esce su 12 pollici e in versione digitale il primo sorprendente album dei finlandesi Boar. Attivi dal 2009, dopo alcuni...

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Esce su 12 pollici e in versione digitale il primo sorprendente album dei finlandesi Boar.
Attivi dal 2009, dopo alcuni EP e parecchi concerti in giro per la Scandinavia, sono arrivati a una maturazione musicale che mescola in modo sapiente Doom, Stoner e Sludge.
Veneficae è infatti composto di 6 tracce, per una durata totale di oltre 40 minuti di musica varia, che sarà apprezzata sia dai fan delle sonorità più rigide sia da quelli che apprezzano riff ipnotici e penetranti. Gli amanti di Black Sabbath (non a caso le scritte sul retro del disco richiamano Vol. 4) ma soprattutto Electric Wizard e Bongzilla, solo per citarne alcuni, apprezzeranno quanto di unico è riuscito a fare il quartetto finlandese.
Si parte con Old Grey, una mazzata colossale i cui primi 3 minuti macinano le ossa temporali del cranio mentre i restanti 3 penetrano a livello più cerebrale, con un andamento più lento, cupo e inesorabile.
Si prosegue con le sonorità Stoner e melodiche di Witch Woman, ma il titolo lo faceva presagire, che come una sostanza psicotropa si lega ai recettori del cervello per alterarne le percezioni e creare dipendenza. Un ritmo incalzante e ripetitivo, in crescendo, giocato sull’alternanza delle diverse voci di Petri Saarela e Petri Henell.
Grazie al contributo della voce più pesante e distorta, a un marciare inesorabile di batteria e chitarra, l’inizio di Sand ci riporta su suoni devastanti e Sludge. La fine invece ci traghetta verso gli aspetti più eterei, puliti, desert rock e psichedelici, che ritroviamo poi nella successiva Trees, dai tratti Post Rock.
La title track è un concentrato dell’intero disco, che si chiude con i 9 minuti della trionfale e celebrativa Wolf Lord.
Un disco eccezionale, da gustare dal primo all’ultimo secondo: un viaggio sia letterale sia sensoriale, in un tunnel in cui il paesaggio continua a cambiare di continuo e che tuttavia mantiene un costante rumore di sottofondo, che lentamente scava cunicoli attraverso le strutture neuronali del cervello.

Tracklist :
1. Old Grey
2. Witch Woman
3. Sand
4. Veneficae
5. Trees
6. Wolf Lord

Line-up :
Petri Saarela – voce, chitarra
Petri Henell – voce, basso
Kalle Huttu-Hiltunen – batteria, campionature elettronica
Jari Montonen – chitarra

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