iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Atacama Death Experience – Wasted Time And Broken Bones

Gli Atacama Death Experience mettono in scena ventisei minuti di sludge-doom intrisi di diversi, caliginosi umori, il tutto peraltro incentrato sul suono del basso che, per una volta, è l'incontrastato protagonista.

Atacama Death Experience – Wasted Time And Broken Bones

L’esordio del duo trentino Atacama Death Experience è uno dei frequenti esempi di quanto il numero smisurato di uscite che si susseguono giornalmente rischi di far passare sotto silenzio quelle che, invece, dovrebbe ottenere il giusto risalto.

Romano “Malaciort” Monero, coadiuvato in quest’occasione dal drummer Antonio Iodice, quest’ultimo successivamente rimpiazzato da Samuel Bridi, mette in scena ventisei minuti di sludge-doom intrisi di diversi, caliginosi umori, il tutto grazie essenzialmente al suo corrosivo timbro vocale, al basso e alla batteria: i più attenti avranno notato che, nell’elencare gli strumenti, manca all’appello la chitarra, ma garantiamo che l’impatto complessivo non ne risente affatto, anzi, il suono grasso e distorto delle quattro corde riempie come meglio non si potrebbe gli spazi normalmente destinati alle evoluzioni dello strumento metal per eccellenza.
Il sound degli Atacama Death Experience è efficace proprio perchè essenziale, diretto e capace di evocare putride paludi così come le aride distese desertiche che vengono richiamate dal monicker della band; peraltro, il sound di Wasted Time and Broken Bones è tutt’altro che derivativo e, forse anche per le sue particolari scelte stilistiche, riesce a risultare assolutamente personale e a mostrare sfumature differenti nel corso delle quattro tracce proposte.
Sludge, stoner, accenni di blues trasfigurato, si susseguno nelle buone Fleece Of Time e Useless Blues, e nelle ottime Rotten Clouds , con il basso ad evocare l’immagine da incubo febbrile di un’enorme sfera che rimbalza al rallentatore dilatandosi all’inverosimile, e l’apparentemente più canonica title-track, che dopo un’incipit a base di clean vocals si lancia nel finale in un’accelerazione controllata ma ugualmente travolgente.
Un’altra piacevole sorpresa sfornata dal sottobosco dell’underground metal italiano ma, ormai, si può affermare a ragion veduta che tutto ciò non fa più notizia; non ci resta che attendere gli Atacama Death Experience alla prima prova su lunga distanza che, viste le premesse contenute in questo Ep, dovrebbe consentire alla band di Rovereto di ottenere una meritata e più ampia attenzione.

Tracklist:
1. Fleece of Time
2. Useless Blues
3. Rotten Clouds
4. Wasted Time and Broken Bones

Line-up :
Romano “Malaciort” Monero – Vocals, Bass
Antonio Iodice – Drums

ATACAMA DEATH EXPERIENCE – Facebok

)

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
1 Comment

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

Silent Vigil – Hope and Despair

Se in passato il sound traeva principalmente linfa dall’insegnamento dei Daylight Dies, tutto sommato Hope and Despair è un album che si muove in continuità con quello stile, che qui viene ulteriormente ribadito dando alla fine l’auspicato seguito, sia pure con il nuovo moniker Silent Vigil, alla brusca archiviazione degli Woccon avvenuta dieci anni fa.