iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Garrett Sparrow – RAMBO

Ascoltare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

Garrett Sparrow - Rambo

Chi è Rambo? A detta dell’autore, nessuno in particolare. È semplicemente una parola facile, immediata che suonava bene come titolo di un album. Perfettamente nello spirito di Garrett Sparrow, convinto che nella musica non tutto debba essere definito nei minimi dettagli. Per lui, non conta chiedersi perché una canzone sia stata scritta, ma come ci fa sentire mentre la ascoltiamo. 

Originario di Durham, North Carolina, e membro del trio Biking with Francis, Garrett Sparrow si è distinto come produttore di artisti alternative hip hop come Cyanka, Joshua Raw e Frank Sativa, prima di lanciare nell’estate 2025 il suo album di debutto da solista “RAMBO”. Interamente scritto, registrato e prodotto da Sparrow, è come aprire il quaderno di un liceale e leggerlo per trenta minuti continuando a perdersi tra i disegnetti da teenager scarabocchiati sulle pagine. Il progetto è quasi adolescenziale, non per inesperienza, anzi, Sparrow con i suoi anni da produttore sa mixare pop, R&B e hip hop come pochi, ma piuttosto per la vulnerabilità, l’insicurezza, le domande esistenziale tipiche di quell’età, ancora capaci di far paura ai “grandi”.

I paragoni a Tyler, The Creator o a Frank Ocean sono comprensibili: dal sound genre-blending del primo al falsetto digitale tipico del secondo, tutto riporta a capolavori come “Blonde” o “Flower Boy”. Ma basta un secondo ascolto per negarne il plagio. Nel disco scompaiono tutti i temi di condanna, i glitch, gli effetti disturbanti delle due star dell’hip hop, sostituendoli con il suono della carta stropicciata sotto le dita mentre si sfoglia da un pagina all’altra. C’è chi rilegge più volte la prima pagina, chi alla seconda aggiunge una nota a margine a o chi all’ultima si accorge di aver sbagliato quaderno, ma una cosa è certa: è impossibile non farsi trasportare dalle storie di Sparrow.

Appena aperto il quaderno cade un foglio a parte, una lettera d’amore segreta  dedicata a una ragazza che profuma di rugiada che apre l’album in “DEW”, incorniciata dall’assolo di violino finale. Alla seconda pagina, perchè ovviamente la prima è sempre vuota, “BOYFRIEND”, è il ritratto di un amico che cerca disperatamente di convincere l’amica di cui è innamorato a lasciare il suo fidanzato. Per un pomeriggio il quaderno passa nella mani del rapper Detahjae, che lascia una barra tra le righe di “SOFTIE”, regalandoci un’idea di come sarebbe una canzone di Tyler The Creator featuring BROCKHAMPTON se mai decidessero di collaborare. Un singolo leggero, caldo, caotico come dovrebbe essere un’estate al liceo. La pagina piena di cuoricini è quella di “I THINK IM IN LOVE”, la confessione d’amore di un ragazzino che non riesce a smettere di scrivere come un forsennato con la penna rosa “I think I’m in love with you baby”. 

Sui fogli centrali, quella che di solito si scelgono per essere strappati per primi, non per buttarli ma tenerli al sicuro è scritta “TAKE PICTURES”: affiancato dal compagno dei Biking with Francis Joshua Raw, Sparrow produce il pezzo migliore dell’album intrecciando sentimenti a synth rimbalzanti e percussioni. Chiudono l’album “EGO”, un featuring immaginario con le voci digitali di Ryan Beatty, e “LAWN”, sognante e malinconica, come le firme dei compagni di classe sull’ultima pagina.

Senza troppe pretese, senza chiederci di leggere tra le righe, Garrett Sparrow ci invita semplicemente a sfogliare le sue pagine più intime e a fare un’orecchietta su quelle a cui vogliamo tornare ogni tanto per provare le sue stesse emozioni. “RAMBO” è un album divertente, che a volte strizza l’occhio ad altri autori più noti, ma ricordiamo: le pagine dei quaderni sono tutte uguali, è quello che ci scrivi sopra che le rende uniche. E Sparrow ci ha scritto uno degli album migliori dell’anno.

Garrett Sparrow – SOFTIE

Garrett Sparrow – RAMBO Tracklist

  1. DEW 01:03
  2. BOYFRIEND 02:54
  3. PONYBOY 02:49
  4. SOFTIE (feat. Detahjae) 02:39
  5. I THINK IM IN LOVE 02:15
  6. ASK 03:57
  7. KUBRICK 03:15
  8. TAKE PICTURES (feat. Joshua Raw) 03:42
  9. STICKER 02:48
  10. EGO 02:58
  11. LAWN 02:35

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

PROMUOVI LA TUA BAND

Vuoi promuovere la tua band e supportare In Your Eyes ezine? Negli anni abbiamo collezionato oltre 1200 contatti (webzine, webradio etc..) che mettiamo a tua disposizione.

CANALE TELEGRAM

RIMANI IN CONTATTO

GRUPPO WHATSUP

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Tribeqa - Sumu

Tribeqa – Sumu

“Sumu” è allegria contagiosa, una medicina della felicità distribuita dai Tribeqa per farci guarire dal grigio dell’inverno.

Devra - On The Way

Devra – On The Way

Devra dimostra che non serve la voce per raccontare, ma una storia da voler condividere in musica, mentre ancora si cerca il proprio posto in un’industria che non ha posto per tutti.

Sūn Byrd - In Paradiso

Sūn Byrd – In Paradiso

I Sūn Byrd portano il soul dal Nord Europa in un album che sa stranamente di Italia, di sud e feste al tramonto.

Pink Butter - Can We Go Back

Pink Butter – Can We Go Back

Un collettivo svedese che fa neo-soul meglio di tanti americani è tutto dire, e i Pink Butter si sforzano di non farcelo notare in un EP che resta umile, senza suonare uguale a nient’altro.