Basement Freaks – Funk From The Trunk
Da Salonicco ecco il duo greco più caldo della scena funky mondiale. Arrivati al secondo episodio dopo il debutto “Something Freaky” il dinamico duo non si smentisce, partorendo un album di accattivanti e furbe melodie provenienti dai più disparati spazi dello spettro della musica nera.
Paolo Maggioni E Sara Zambotti – Mio Cuggino
Di libri sulle leggende metropolitane ne sono usciti tanti nel corso degli anni, uno dei più notevoli è sicuramente quello di Danilo Arona, il vate horror alessandrino, ma questo è forse il migliore.
Sic Alps – She’s On Top Ep
Forti dei consensi ottenuti con il precedente omonimo dell’anno scorso, nel quale avevamo potuto ascoltare dei Sic Alps degnamente ripuliti dare sfogo ad una sfrenata voglia di psichedelia pop, in un contesto musicale dove la bassa fedeltà, le chitarre taglienti e le folli sperimentazioni lasciavano il passo alla melodia e all’accortezza degli arrangiamenti, i Nostri ci riprovano ancora.
Subjected – Zero
Dopo 12 EP arriva Zero, il primo full-length di casa Vault Series, ad opera di Subjected, che come di consueto va dritto al sodo, con la sua techno d’assalto altrettanto dritta quanto il sodo.
Wolther Goes Stranger – Love Can’t Talk
Luca Mazzieri degli A Classic Education, messa momentaneamente da parte la band principale e inseriti Massimo Colucci e Linda Brusiani all’interno del suo progetto solista Wolther Goes Stranger , debutta sulla lunga distanza con “Love Can’t Talk”. Il disco, composto da nove brani elettro pop/indie rock e pubblicato per La Barberia Records, vede come ospiti molti nomi della scena indipendente italiana.
Sorrow – Dreamstone
E’ con Dreamstone che il giovane e promettente producer Sorrow (già molti ep e collaborazioni alle spalle) debutta sulla lunga distanza. Il disco, uscito per la sempre attenta Monotreme Records, si compone di undici brani ambient/dubstep in grado di delineare paesaggi sonori estremamente delicati e raffinati.
Revelation’s Hammer – Revelation’s Hammer
Black metal dalla Norvegia …. Qualcuno si chiederà se non se ne è avuto avuto ancora abbastanza: domanda più che lecita alla quale si può rispondere che, al di là dell’oggettiva impossibilità di poter stupire ancora qualcuno con queste sonorità, un disco ben suonato e ben prodotto come questo non ci cambierà l’esistenza ma non ci avrà neppure fatto sprecare il nostro tempo.
Procession – To Reap Heavens Apart
“To Reap Heavens Apart” conferma i Procession come un delle band guida dell’attuale scena doom.