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Recensione : Tic Tac Bianconiglio – Il Volto Di Lewis

Il loro suono è un insieme di chitarra, batteria ed una voce narrante, con un gusto molto gotico e decadente.

Tic Tac Bianconiglio – Il Volto Di Lewis

Duo di musica minimale e contundente alla sua terza prova dopo “Sasso di Fiori” Volume 1 & 2.

Il gruppo nasce dall’incontro nel 2011 di Armando Greco e Cristina Tirella, che dopo qualche tempo si imbattono in Brace Produzioni, che fornisce loro una quadratura del cerchio.
Il loro suono è un insieme di chitarra, batteria ed una voce narrante, con un gusto molto gotico e decadente. Cristina parla di storie che appunto derivano dal magnifico romanzo di Lewis, preso come paradigma di storie che in genere finiscono male.
Tic Tac Bianconiglio è un gruppo che sperimenta e scava nel profondo, viaggiando lontano dalle convenzioni e dalle cose facili; il loro percorso non è dei più facili, ma è sicuramente molto stimolante e coerente.
Questo disco è molto più strutturato e corposo rispetto ai precedenti, non è un ascolto facile ma se volete ascolti facili non arrivate fino a qui.
La minimalità del loro incedere è il loro punto forte, e rende il tutto molto ansiogeno e catartico, un’esperienza sonora.
Un difetto potrebbe essere il dilungarsi troppo con questo suono, ma ciò sta al gusto di ognuno.
Il disco è uno degli esempi che in Italia abbiamo gruppi molto validi, che parlano con un linguaggio comprensibile e sono molto vicini, basta volerli toccare.

Tracklist:
1. Memorie di un Amore Ritrovato pt. 1
2. Memorie di un Amore Ritrovato pt.2
3. Nostalgei Catartiche
4. Il Volto di Lewis
5. Le Sue Orecchie Dietro la Porta
6. Nella Tana del Brucaliffo
7. Petali di Piombo
8. Psicogenia

Line-up:
Armando Greco – Chitarra
Cristina Tirella – Voce e Basso

TIC TAC BIANCONIGLIO – Facebook

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