Oh mio dio, toccano tutte a me le recensioni di questo tipo di dischi?
Insomma, il consueto prodotto di sixties music dalla bellissima copertina (nel suo stile superbamente sobrio) ed edito solo su vinile (!).
Un ellepì registrato all’ex Toe Rag Studios (vera e propria mecca del suono “vintage”) da tre tedeschi (ma che ci azzeccano i tedeschi con il garage?) e che fa seguito ad un ep, “Play Along with the Teamsters“, che rivaleggia in brillantezza con questo.
Solite due facciate con all’incirca il solito numero di canzoni ed il consueto minutaggio, e volete pura sapere cosa contengono?
Contengono 13 canzoni una più bella dell’altra, pezzi che farebbero ballare i morti.
I picchi di questo album sono, per me, l’incontro fra i primi Who e gli Small Faces di I Am the Birdman, il suono Animals meets Yardbirds di I Would Cry, il rock’n’roll crudo e sanguigno di There’s Always Someone ed il suono selvaggiamente beat dei primi Stones (quelli migliori) di Don’t Come Back Home.
Per quanto concerne l’etichetta che ne cura l’uscita, si tratta della Moody Monkey, che a questo tipo di vecchiume ci ha ormai abituato.
In poche parole qui non troverete proprio niente di nuovo, nessuna traccia di hipster, niente nuovi splendidi orizzonti verso i quali incamminarsi, soltanto del vecchio e stancante rock’n’roll, soltanto la musica più elettrizzante che esista.
Se state dalla mia parte, e il voto dimostra quale sia, questo è un acquisto pressoché obbligato, se state invece da qualsiasi altra parte tenetevene alla larga, con la sua selvaggia attitudine potrebbe sconvolgere le vostre menti obnubilate di masturbatorio intellettualismo …
Tracklist:
Side A:
1. I’ll Take That I Want
2. I Am The Birdman
3. The Queen Of Suave
4. Crying For Your Mummy
5. I Would Cry
6. Sh’s Got Nine Lives
7. On The Canal At Dark
Side B:
1. Girl In The Red Skirt
2. There’s Always Someone
3. You Make Me Wanna Give In
4. Don’t Come Back Home
5. Hey There School Girl
6. Digging An Early Grave
Line-up:
Tom H.Wing – Guitar
Bret Bolton – Drums
Daniel Fell – Bass