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Recensione : River Of Deceit I, Ulysses

RIVER OF DECEIT: Ci sono molti dischi di elettronica dei più svariati sottogeneri che sono molto validi e bene prodotti, ma rimangono belle rivisitazioni di qualcosa di già sentito, di qualcosa che già aleggiava nell’etere.

Ci sono momenti in cui la musica travalica l’ordinario e svelando uno dei tanti veli che offuscano la visione del reale ci fa vedere chiaramente cosa sarà in futuro o un condizionale. Questo è uno di quei casi, la dimostrazione ascoltabile di un’elettronica che fa rumore, produce volume e con un groove di fondo che pochissimi altri dischi possono vantare. River Of Deceit è il nuovo nome di battaglia di Marco Cella, in precedenza conosciuto come Noisekraft.

I, Ulysses è un disco che vive di un ritmo primordiale che si manifesta in qualcosa che ha la base ritmica dell’UK Garage della qualità migliore, di techno in quota IDM e di tanta ma davvero tanta personalità. Marco ha collaborato con Ghost .

City Collective, la magnifica netlabel Zimmer Records con cui ha recentemente rilasciato un disco in download libero clamoroso Space Terrace 5am, ed è un produttore che con questo disco compie un passo notevole verso un’evoluzione sempre maggiore e completa, un assaporare un viaggio musicale complesso e stratificato, dove la house riesce a vedere il proprio futuro parlando una lingua antica. Il disco lo si ascolta con molteplici sedute, e presto si insinua sotto la nostra pelle con il suo fascino e con una musicalità unica, infatti il pregio più grande di questo disco è l’essere un unicum, certe cose le puoi sentire solo da River Of Deceit.

Ci sono molti dischi di elettronica dei più svariati sottogeneri che sono molto validi e bene prodotti, ma rimangono belle rivisitazioni di qualcosa di già sentito, di qualcosa che già aleggiava nell’etere. I, Ulysses è invece un quadro originale, che si spinge oltre riprendendo parte del disco espresso in precedenza sul disco uscito per Zimmer Records.

Un grande piccolo capolavoro, elettronica di cuore e cervello che farà la felicità di chi ama quel suono che scalda ma che sconvolge anche, il tutto in mezzo alla nebbia, ma ci si vede benissimo.

 

1. the joys of waking up drunk four times out of five
2. the warmth of your bedroom, back at your parents house in the middle of the countryside
3. soho
4. die young
5. larry heard and the buchla thunder happiness shaft
6. oxford house dissociative amnesia

 

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