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Recensione : Pro – Pain – Foul Taste Of Freedom / The Truth Hurts

La Steamhammer/SPV immette sul mercato i primi due album dei newyorkesi Pro-Pain gruppo storico della scena hardcore metal della grande mela.

Pro – Pain – Foul Taste Of Freedom / The Truth Hurts

La Steamhammer/SPV immette sul mercato i primi due album dei newyorkesi Pro-Pain, gruppo storico della scena hardcore metal della grande mela.

Guidata dal sommo leader Gary Meskil, la band iniziò il suo lungo cammino discografico nel 1992 data di pubblicazione dell’esplosivo esordio Foul Taste Of Freedom, seguito un paio di anni dopo da The Truth Hurts.
Una lunghissima carriera nel mondo della musica pesante che ha visto i Pro-Pain licenziare ben sedici album, l’ultimo lo scorso anno (Voice Of Rebellion), sempre all’insegna dell’hardcore metallico, e che ha avuto il suo massimo splendore a cavallo dei due millenni con lavori violenti ma che strizzavano l’occhio tanto al thrash metal, quanto alle nuove sonorità crossover.
Era appunto il 1992 quando dalla scena hardcore di New York spuntarono questi guerrieri armati di strumenti e tanta voglia di spaccare, Foul Taste Of Freedom fu il primo capitolo della tradizione musicale del gruppo, violento e senza compromessi, una miscela esplosiva di spirito hardcore/punk e thrash metal targata Roadrunner, ai tempi una delle label underground più attiva del settore metallico internazionale.
La nuova versione proposta dalla Steamhammer/SPV quasi venticinque anni dopo propone l’intero album più alcune bonus track, doppia versione in digipack e vinile (tornato prepotentemente alla ribalta di questi tempi) e nuove foto.
Stesso discorso per il secondo album, The Truth Hurts, con una versione che includerà il vecchio artwork, all’epoca dell’uscita censurato, ed un poster a due facce.
Potrete così rivivere i primi passi di un gruppo storico della scena internazionale, che ha sempre mantenuto una buona qualità nelle uscite senza stravolgere una forma consolidata, la furia dei primi lavori è indubbiamente maggiore rispetto ai lavori successivi, anche se la band con gli ultimi album è tornata a far male (Voice Of Rebellion è una mazzata terrificante).
La titletrack, Pound For Pound, The Stench Of Piss, Johnny Black sul primo lavoro e Make War (Not Love), Put The Lights Out, One Man Army e The Beast Is Back sul secondo, sono esempi fulgidi della carica inumana del gruppo statunitense divenuto un’icona per i fans del genere.
Un ottimo modo per conoscere la creatura di Gary Meskil, assolutamente d’obbligo per i giovani fans del genere e per chi vuole riassaporare l’aria che tirava tra le strade della grande mela all’inizio degli anni novanta.

TRACKLIST
Foul Taste Of Freedom:
1.Death On The Dance Floor
2.Murder 101
3.Pound For Pound
4.Every Good Boy Does Fine
5.Death Goes On
6.Rawhead
7.The Stench Of Piss
8.Picture This
9.Iraqnophobia
10.Johnny Black
11.Lesson Learned
12.God Only Knows
13.Take It Back” (bonus track)
14.Pound For Pound” remix (bonus track)

The Truth Hurts:
1.Make War (Not Love)
2.Bad Blood
3.The Truth Hurts
4.Put the Lights Out
5.Denial
6.Let Sleeping Dogs Lie
7.One Man Army
8.Down in the Dumps
9.The Beast Is Back
10.Switchblade Knife

LINE-UP
Foul Taste Of Freedom:
Gary Meskil – Vocals, Bass
Tom Klimchuck – Guitars
Dan Richardson – Drums

The Truth Hurts:
Gary Meskil – Vocals, Bass
Dan Richardson – Drums
Nick St. Denis – Guitars (lead)
Mike Hollman – Guitars (rhythm)

PRO-PAIN

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