Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Madre di Bong Joon-Ho

Titolo: Madre Regia: Bong Joon-Ho

Madre di Bong Joon-Ho

Titolo: Madre
Regia: Bong Joon-Ho
Produzione: Corea del Sud
Anno: 2009

Una donna sola vive totalmente in funzione del figlio, un ragazzo problematico, senza lavoro e non pienamente autosufficiente. Un giorno il giovane viene accusato dell’omicidio di una ragazza. La madre fa di tutto per provare a scagionarlo.

Un film su:

• la caparbietà;
• l’istinto materno;
• la disabilità;
• il rifiuto e la rimozione della verità (che non sempre riesce);
• la povertà;
• la violenza delle parole e la crudeltà dell’essere umano;
• l’impunità;
• la rabbia di classe e la vendetta.

Da vedere perché il regista coreano ci mette di fronte a un ambiguo ritratto di signora di cui mai sapremo il nome, a una polizia pigra, opportunista e disinteressata alla verità e ci affida ad avvocati venali e incompetenti.
Il film è un’attenta descrizione dell’animo umano nei suoi lati più nascosti: fino a che punto può spingersi il legame tra madre e figlio? Siamo noi che decidiamo quali ricordi tenere e quali seppellire nelle pieghe della memoria?

Arrivato nelle nostre sale con dodici anni di ritardo, il film ci incanta subito con la bellissima scena di apertura: un ballo straniante, stranito e in qualche modo straziante della madre in un precario equilibrio tra comico e drammatico.

Dedicato a chi ama i film cupi e politicamente scorretti.

Madre di Bong Joon-Ho

 

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini

Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini

Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini: in un periodo ricco di lotte politiche e di rivoluzioni sociali, padre e figlia condividono la passione per il cinema, nonostante le diverse scelte di vita e i modi di stare al mondo.

Trap Regia: M. Night Shyamalan

Trap

Trap: da vedere perché questo film ci porta a una riflessione molto interessante sulla “schizofrenia” delle persone

Holy shoes di Luigi Di Capua

Holy shoes di Luigi Di Capua

Holy shoes: pone una domanda interessante che ben si colloca in questa nostra Società dei consumi: cosa cerchiamo di ottenere attraverso gli oggetti?