Idol Lips – Street Values

Un disco che ti fa respirare una boccata di aria fresca e malsana nello stesso tempo

Idol Lips – Street Values

Nella vita, almeno nella mia, i momenti no corrispondono alle percentuali con le quali il partito comunista bulgaro si aggiudicava le elezioni “democratiche” del paese balcanico all’incirca il 99,2%.

Alcuni giorni fa Antonio degli Idol Lips chiedendomi come stavo alla mia risposta laconica “ci sono stati momenti migliori” mi rispondeva “ma noi abbiamo il rock’n’roll”.

Questa affermazione, che può di primo acchito apparire retorica, in realtà contiene una grande verità.

Per noi che bazzichiamo l’underground più oltranzista e perdente, che parteggiamo per una squadra che non vincerà mai nulla e che tifiamo per una rivolta dove non ci siano né servi né padroni che non si tramuterà mai in realtà la musica vuol dire davvero tanto perché è tutto ciò che resta per guardare alla vita con un minimo di speranza. Sono infatti le band vere e prive di ogni velleità commerciale come quella ci cui vi sto per parlare che rappresentano, nel loro piccolo, una boccata di ossigeno quando si mette fuori la testa dalla merda di un mondo nel quale ci si sente sempre più estranei.

La proposta degli Idol Lips è basica esattamente come piace ad un loser come me ed è per questo che apprezzo questo loro album, un concentrato di passione, attitudine perdente ed energia debordante. Dentro ci trovate l’aussie-sound alla Radio Birdman (Outta Scene), il punk’n’roll sostenuto e dal grande ritornello (Don’t Need Your Love), il glam meno laccato e più volitivo (No One To Blame, Too Loose), il pop-punk alla Buzzcocks (Feeling Blue) ed il pub rock alla Dr.Feelgood (Ain’t That Cool). Insomma, lo avrete capito da soli, tutto ciò che adorano l’ 0,8% del genere umano , quelli che credono ancora che il punk-rock sia la musica più elettrizzante che mente umana abbia concepito. Street Values è quindi un disco che in pochi si cagheranno ma che i veri appassionati reputeranno bello, stimolante e (molto) divertente.

E poi guardatevi la copertina – bellissima – ed una foto della band – davvero dei tipi rock’n’roll – e capirete di essere capitati nel posto giusto nel momento sbagliato.

ETICHETTA: Wanda Records

TRACKLIST
1) Outta Scene,
2) Don’t Need Your Love,
3) No One To Blame,
4) Too Loud For The Crowd,
5) Out Of Control,
6) No Way Out,
7) Queen Of The Town,
8) Waiting To Die Around,
9) Too Loose,
10) Feeling Blue,
11) Can’t Kick It,
12) Ain’t That Cool

LINE-UP
Tony Volume, Vale Blade, Adrian Ics, Dee Blade

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

Death Mantra For Lazarus – DMFL

Sussurri musicali dettati da una grande tecnica musicale accompagnata da una capacità compositiva superiore, per un lavoro tutto da ascoltare, scoprire ed amare, per chi ama immergersi nella dolce tempesta dei Death Mantra For Lazarus.

AA VV – BOMB YOUR BRAIN Vol. 2

Secondo capitolo per la compilation “Bomb Your Brain“, ancora una volta concepita e pubblicata, sempre in cinquecento copie, dalla piccola e coraggiosa etichetta indipendente francese Pigmé Records. Stessa formula del primo volume, una succosa e urticante raccolta (a questo giro con la didascalia che recita:

THE FUZZTONES live a POGGIBONSI (Si)

THE FUZZTONES live: Sul palco i Fuzztones, gruppo storico garage rock statunitense, il cui nome è stato ispirato dall’effetto di distorsione fuzz tone appunto, inventato nel 1962 e che sentiamo sempre in Satisfaction dei Rolling Stones.

South Sardinian Scum - Switch the Driver

South Sardinian Scum – Switch the Driver

I South Sardinian Scum non si inventano un cazzo, e neanche vogliono farlo, si limitano a suonare ciò che gli piace e lo fanno con la voluttà di chi sta compiendo una missione per conto di un dio minore e perdente, se non vi basta fatevi un bell’ aperitivo in un bar fighetto con della tech house di sottofondo sperando che il cocktail di merda che vi sarà servito vi vada per traverso.