Un demo autoprodotto da parte di un’oscura band australiana della quale non si sa praticamente nulla e non si possiede alcun contatto: vale la pena spendere qualche riga per parlarne ?
La risposta è sì, soprattutto se al suo interno è racchiuso un funeral doom coinvolgente, pur se ostacolato nel suo cammino da diversi difetti, a partire da una registrazione approssimativa, che provoca il classico effetto “voce che esce da un tombino”, per arrivare ad uso del violino perfettibile in più di un frangente.
Eppure, il fascino oscuro emanato da queste note fa pensare che gli Estrangement (punterei qualche euro sul fatto che in realtà si tratti di una one-man band) possiedano un grande potenziale che, con qualche mezzo in più a disposizione, potrebbe fornire in futuro notevoli soddisfazioni alla ristretta cerchia degli appassionati del genere.
Chiaramente influenzata da Ea, Skepticism e Worship, la musica della band oceanica si dipana dolente nelle due lunghe tracce, Disentanglement e Infinitesinal Spark (Interlude è, appunto, un intermezzo breve quanto superfluo), tra rallentamenti soffocanti, improvvise aperture tastieristiche, punteggiature di violino e soprattutto belle melodie chitarristiche.
A parte la repentina sfuriata presente nell’ultima traccia, la velocità di crociera è caratterizzata dalla consueta esasperante lentezza, esattamente ciò che piace alle nostre menti malate …
Magari sarà un fuoco di paglia e non se ne sentirà mai più parlare, ma mi piaceva l’idea di segnalare questo demo, considerando che Beneath Belong si pone sicuramente su tutt’altro livello rispetto a molti altri improbabili tentativi di (sedicente) funeral doom.
Tracklist :
1. Disentanglement (Of Sound From Mind)
2. Interlude
3. Infinitesinal Spark