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Recensione : Coheed And Cambria – The Color Before The Storm

Ottimo ritorno di una band fuori dagli schemi, The Color Before The Storm conferma le qualità artistiche del gruppo statunitense, band unica nel panorama rock internazionale

Coheed And Cambria – The Color Before The Storm

Il mondo del progressive, a discapito della mentalità conservatrice dei suoi fruitori, ancora legati a dinosauri ormai quasi del tutto estinti, si riempe di geniali realtà che, raccolta l’eredità dei maestri settantiani stravolge il modo di concepire il genere, amalgamandolo molte volte con il metal estremo e soprattutto con sonorità moderne, creando creature musicali davvero alternative e non solo dall’esasperato tecnicismo, ma dalla forte componente passionale.

Album che, spogliati da interminabili suite e ristretti a minutaggi “umani”, mai come in questi ultimi anni hanno avvicinato il genere alle preferenze di ascoltatori dai vari gusti musicali, non solo quindi musica per pochi eletti, ma assolutamente fruibile a chiunque abbia orecchio attento e voglia di ascoltare qualcosa di diverso.
Gli statunitensi Coheed And Cambria negli anni sono diventati una band di culto nel panorama alternative, la loro musica che pesca a piene mani dal prog rock, come dall’alternative, vive di una componente metallica che richiama alla mente i maestri Rush, stravolgendoli con impennate di moderno rock, stupendi affreschi acustici e tecnica al servizio di un songwriting unico.
The Color Before The Storm, ultimo lavoro della band di Claudio Sanchez, mette in disparte il concept tratto dall’opera letteraria da lui scritta (The Amory Wars) e su cui il gruppo ha scritto tutti in precedenti sette album e scelta non poteva essere migliore.
Le canzoni che compongono il lavoro infatti, libere dalle catene di una storia, risultano fresche, alternando una marea di emozioni, ognuna con la sua propria vita, legate assieme solo dal talento per la melodia, che prepotentemente esce dalle composizioni, circondando l’ascoltatore da un arcobaleno di emozioni dai mille colori, il tutto strutturato su ritmiche semplici, che si evince già dal bellissimo singolo You Got Spirit, Kid su cui si poggiano le altre songs formando un castello di musica squisitamente moderna, che guarda con rispetto al passato andando per la sua strada, per nulla intricata ma gradevolmente lineare.
Prodotto benissimo, The Color Before The Storm, aiutato da suoni cristallini e puliti, è un ascolto letteralmente folgorante a tratti, spettacolarizzato da linee melodiche emozionanti vive dei contrasti tra l’elettricità ariosa di songs come l’opener Island (Rush fino al midollo) o la più alternative Eraser, deliziandoci con le trame acustiche di Ghost o le aperture melodiche e sognanti dell’incantevole Young Love.
Ottimo ritorno di una band fuori dagli schemi, The Color Before The Storm conferma le qualità artistiche del gruppo statunitense, band unica nel panorama rock internazionale.

TRACKLIST
01. Island
02. Eraser
03. Colors
04. Here To Mars
05. Ghost
06. Atlas
07. Young Love
08. You Got Spirit, Kid
09. The Audience
10. Peace To The Mountain

LINE-UP
Travis Stever : Guitar, Back Vocals, Keyboard
Claudio Sanchez : Vocals, Guitar, Keyboard, Programming
Joshua Eppard : Drums, Back Vocals, Keyboard
Wes Styles : Back Vocals, Keyboard
Zach Cooper : Bass, Back Vocals

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