
Monteverde, è uscito il primo video “Linee confini bugie”
Il debutto dei Monteverde con Linee Confini Bugie: noise rock, denuncia politica e un video potente da non perdere.

Il debutto dei Monteverde con Linee Confini Bugie: noise rock, denuncia politica e un video potente da non perdere.

La Furnasetta riesce sempre a impressionarmi ad ogni nuova uscita. Quest’ultimo lavoro, Infernot, è forse la cosa migliore che il misterioso ensemble di avanguardia elettronica abbia mai realizzato. Tanta bellezza non può lasciarsi intrappolare dalle pastoie del linguaggio apofantico, perciò dò libero sfogo all’ispirazione letteraria, nella speranza di rendere, almeno in parte, le emozioni che questo viaggio infernale mi ha trasmesso.

Split all’ombra della Lanterna che vede avvicendarsi Danza delle Meridiane – LO-FI, ambient e drone – e Iraac Ioudi – punk elettronico sperimentale.

Venerdì 29 marzo, mattina presto. Piove a dirotto, il cielo plumbeo sembra il diaframma di un enorme animale: pulsa, vibra. Mai domo, muove acqua e

La Furnasetta / ScoliosisNoises Dept.; l’interno / l’esterno, l’io e il mondo, la psiche e la materia, l’illusione dell’unità contrapposta alla falsa credenza di un molteplice che si esplica tutt’attorno a me.

Questo, in estrema sintesi, quello che ho provato ascoltando l’ultimo lavoro del compositore ligure Davide Cedolin.

Questo articolo è un atto performativo dalle molte facce. Vuole essere, al tempo stesso, una denuncia, un monito, una rivendicazione e, soprattutto, un atto di vero amore. Tutte queste azioni hanno un centro focale che è, al tempo stesso, punto iniziale, centro e termine ultimo dell’intero discorso: esso è Zen Arcade degli Hüsker Dü.

Bentornati a tutti nella mia personale stanza, uno spazio dedicato a curiosità, stranezze e bizzarrie varie in cui tutto è sottosopra, l’alto è in basso e viceversa, gli opposti sono uniti, la contraddizione domina incontrastata : BODY NANTEINANCE, CHROMACOLOR, GRAVITSAPA, SAROOS, MD PALLAVI & ANDI OTTO.

Il titolo non potrebbe essere più eloquente di così: V, ovvero il quinto lavoro dei sempre ispiratissimi e poliedrici neozelandesi Unknown Mortal Orchestra (d’ora in avanti UMO).

Str4ta, Tom Skinner, Gondawa, Plumpooh : bentornati a tutti nella mia personale stanza, uno spazio dedicato a curiosità, stranezze e bizzarrie varie in cui tutto è sottosopra, l’alto è in basso e viceversa, gli opposti sono uniti, la contraddizione domina incontrastata.

Horse Lords, Comradely Objects (RVNG Intl., 2022): ma veniamo al disco vero e proprio. Contiene sette brani e si apre con un trittico davvero strepitoso: Zero Degree Machine, Mess Mend e May Brigade.

Kill your boyfriend, Voodoo: i primi quattro brani (The King, The Man in Black, MrMojo e Buster) si contraddistinguono per i giri ossessivi, ostinati, dritti meccanici duri diretti quadrati angolari cartesiani pietmondriani,