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Recensione : Abscendent – Decaying Human Condition

La proposta del gruppo è un death/thrash composto in egual misura da elementi moderni ed altri riconducibili alla tradizione estrema, suonato in modo impeccabile e prodotto al meglio

Abscendent – Decaying Human Condition

La Revalve, confermando di essere una delle migliori label nostrane, licenzia questo bellissimo ed esaltante Decaying Human Condition, primo lavoro degli Abscendent, band laziale che annovera tra le proprie fila due mebri degli Overactive, il chitarrista e cantante Gabriele “Arch” Vellucci, ed il drummer Marcello Del Monte, raggiunti in questa nuova avventura dal bassista Luca Riccardelli (Helslave).

La proposta del gruppo è un death/thrash composto in egual misura da elementi moderni ed altri riconducibili alla tradizione estrema, suonato in modo impeccabile e prodotto al meglio nei 16th Cellar Studio da Stefano Morabito.
Cinque brani bastano per convincersi di essere al cospetto di un trio fenomenale, cinque mazzate devastanti che portano con loro la velocità e le sfuriate care al thrash classico, la potenza inesauribile del death metal e la pesantezza del moderno metal estremo statunitense, che fanno di questo esordio un’esplosione di tritolo metallico come pochi.
Come detto la tecnica dei musicisti è di altissimo livello, valorizzata dall’ottimo lavoro in fase di produzione, un songwriting notevole ed ottime idee al servizio di queste cinque detonazioni, una più devastante dell’altra.
Il gran lavoro della sezione ritmica, sommato alle trame chitarristiche di un Vellucci sontuoso, rendono l’ascolto del disco un esaltante tuffo nel metal estremo, un perfetto esempio di cosa può dare il genere in termini di qualità se suonato a questi livelli.
Dall’opener Penance, scelta come singolo e video, l’album è un susseguirsi di vorticosi sali e scendi sulla montagna del metal estremo, la pesantezza di brani come Solipsia, Compelled ed il piccolo capolavoro Nausea è bilanciata da un’enorme fruibilità e freschezza compositiva, abbinata al gran talento per le melodie, scaturite dalla sei corde dell’axeman, perfettamente incastonate nella tregenda ritmica ad opera della coppia Del Monte/Riccardelli.
Tra i solchi di Decaying Human Condition rivivono le gesta dei Death di Chuck Schuldiner, le cavalcate del thrash della Bay Area (Exodus e Testament) e il moderno incedere del nuovo metallo estremo made in U.S.A.: da avere e custodire gelosamente.

TRACKLIST
1. Penance
2. Solipsia
3. Compelled
4. Doppelgänger
5. Nausea

LINE-UP
Gabriele “Arch” Vellucci: Guitar – Vocals
Luca Riccardelli: Bass
Marcello Del Monte: Drums

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