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Recensione : Funeral Moth – Transience

Transience è un disco di buona fattura. al quale manca solo la capacità di evocare quelle vibrazioni emotive che, in lavori di band più note vengono esibite con maggior continuità.

Funeral Moth – Transience

Mi capita di rado, specialmente per i generi che tratto normalmente, di parlare di musica proveniente dal Giappone.

In effetti, quelle poche band dedite a generi estremi che ho avuto occasione di ascoltare non è che mi abbiamo mai impressionato più di tanto, così non è che mi sia avvicinato con grande convinzione a questo lavoro dei Funeral Moth.
Come spesso (e fortunatamente) accade, mi sono dovuto ricredere visto che l’interpretazione del funeral doom fornita dalla band nipponica è piuttosto convincente e competente.
Il quartetto è attivo da circa un decennio, ma il primo passo su lunga distanza risale a due anni fa (Dense Fog): Transience è la prima uscita senza uno dei due membri fondatori, il bassista Nobuyuki Sentou, il che lascia le redini nelle mani del solo Makoto Fujishima, chitarrista, vocalist e, cosa non da poco, titolare della Weird Truth, label specializzata in doom che vede nel proprio roster nomi del calibro di Ataraxie, Mournful Congregation, Profetus e Worship, tra gli altri.
Lo stile attuale dei Funeral Moth è prossimo proprio a quello dei tedeschi Worship, quindi si parla di una forma di funeral molto asciutta ed essenziale e dall’incedere per lo più bradicardico, ma in questo caso il suono si rivela ancor più rarefatto, lasciando che spesso siano minimali contributi dei singoli strumenti a guidare lo sviluppo dei due lunghi brani che vanno a comporre Transience.
La band di Tokyo forse indulge troppo su questo aspetto della propria proposta, visto che il contributo vocale di Fujishima, dotato di un buonissimo e intelligibile growl, è però piuttosto parco e ciò rende il tutto ancor più statico di quanto normalmente ci si possa aspettare da un disco di funeral doom ma, nel contempo, non viene mai meno quel senso di ineluttabile tragedia che comunemente si cela dietro ogni singola nota di un album catalogabile all’interno del genere.
Detto ciò, Transience è comunque un disco di buona fattura al quale manca solo la capacità di evocare quelle vibrazioni emotive che, in lavori di band come i già citati Worship o gli stessi Mournful Congregation, vengono esibite con maggior continuità; due brani come la title track e Lost, alla fine, risultano un ascolto apprezzabile per chi ha una certa familiarità con questi suoni, meno per chi predilige il versante più melodico e atmosferico del funeral.

Tracklist:
1.Transience
2.Lost

Line-up:
Makoto Fujishima – Guitars, Vocals
Youichirou Azegami – Drums
Tomohiro Kanjya – Guitars
Ryo Amamiya – Bass

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