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Recensione : ?alos – Matrice

?Alos è tutta la carriera di Stefania che scorre, con la donna al centro e le forze del caos che muovono il tutto.

?alos – Matrice

?Alos è Stefania Pedretti, una grande musicista, davvero diversa e penetrante. Stefania Pedretti è anche l’altra metà musicale degli OvO, insieme a Bruno Dorella e fa anche parte degli Allun.

Queste sono a grosso modo le coordinate fisiche di ?Alos, per quelle musicali non basterebbe un libro.
?Alos è una delle Erinni che scopre la musica moderna, un pozzo senza fondo che porta sempre a galla qualcosa di diverso. In questo disco il femminino dimenticato e sepolto da questa nostra società scatena il caos primordiale, un flusso demoniaco che parte dall’utero, si espande attraverso il rumore e ci travolge.
Matrice non è un disco facile, ma non è un’opera fatta per essere ascoltata o per rilassare, ma è un vortice che ci avvolge.
Stefania è una delle poche, purtroppo molto poche, donne musiciste che portano avanti un percorso davvero alternativo ed originale.
Questo disco è un concentrato rituale della vera natura della Pedretti che può essere spiegata con il suo essere pagana, metallara nell’animo, queer poiché giustamente non accetta di essere sottomessa in un genere, doom per la lentezza e penetrazione della sua musica e avant perché il suono è tanto avanti quanto primordiale. Il disco si avvale della produzione di Lorenzo Stecconi, un viaggiatore sonico che sta facendo cose incredibili, vedi anche l’ultimo degli Ufomammut, intitolato “Ecate” non a caso.
?Alos è tutta la carriera di Stefania che scorre, con la donna al centro e le forze del caos che muovono il tutto.

Tracklist:
1. Ecate
2. Luce / Tenebre
3. Ignis Rede Elixer
4. Matrice
5. Hyle

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