Bob Mould – Patch The Sky
Le distorsioni continuano ed invecchiare così come Bob, e rinnovarsi cercando nuove risposte a vecchie domande è bellissimo.
Le distorsioni continuano ed invecchiare così come Bob, e rinnovarsi cercando nuove risposte a vecchie domande è bellissimo.
Of Despair è un’opera poco originale ma ben realizzata, un buon modo per ricordare i primi passi del famigerato death metal scandinavo
Un disco che va gustato a fondo, possiede molta linfa vitale e come un ottimo barbecue ha tanta carne al fuoco.
Aritmia/Wasteland entra piano in noi, prima con una dolcezza armonica ricca di melanconiche atmosfere post rock, poi in un crescendo di tensione ci prende con la violenza del metal estremo, colmo di groove stonato, in un caleidoscopio di suoni e colori
Il miglior album che abbia ascoltato da quando è cominciato il 2016
Madness Incarnate si rivela un’uscita apprezzabile da parte di una band da tenere sott’occhio nella prospettiva di un prossimo lavoro su lunga distanza
Il sound è alquanto derivativo (l’Inghilterra degli anni ’70-’80 viene in mente fin dal primo istante) ma, nel complesso, si riesce a superare agevolmente la sufficienza
L’ora delle nove piaghe è arrivata e queste si abbattono senza pietà, portando male, morte e distruzione dove prima c’era lusso e divertimento, in una devastante tempesta di suoni estremi che vanno dal death metal di scuola americana al black metal
Stoner rock suonato molto bene da due chitarre e una batteria, con una forte influenza hard e southern rock.
Prodotto da Drop, bassista degli immensi Samael,I Did Something Bad è un notevole esempio di metallo alternativo dalle reminiscenze prog e punk.
Se cercate un ascolto diverso nell’immenso panorama dei suoni sinfonici, sicuramente Fall Of The Seventh Golden Star riesce nella non facile impresa di risultare un album vario, violentissimo, epico e bilanciato da bellissimi momenti atmosferici a loro modo originali e dalla forte personalità.
Bella la copertina, bello l’album, cosa aspettate a farlo vostro?
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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