Macelleria Mobile Di Mezzanotte – Funeral Jazz
Jazz nero e funereo, per cieli plumbei ed orizzonti macchiati di sangue e fumo di sigarette al whisky.
Jazz nero e funereo, per cieli plumbei ed orizzonti macchiati di sangue e fumo di sigarette al whisky.
Morlocks e per chi mastica garage non c’è bisogno di aggiungere altro!
Una crescita sorprendente, quella dei Quercus, sia per qualità che per la direzione intrapresa e noi appassionati non possiamo che goderne.
Poteva essere una buona occasione, invece ci si è persi in un bicchiere d’acqua
Una raccolta di ottime canzoni, cantate al meglio dal singer canadese con la sua timbrica che sta perfettamente nel mezzo tra Halford e la sirena maideniana, e colme di solos taglienti come la lama dell’assassino
Le Aquefrigide come sempre navigano in acque perigliose e lo fanno assai bene, sono quella frequenza di disturbo che potrebbe salvarci.
Ci sono parecchi dettagli da sistemare nell’economia sonora dei Darkness Light, magari lasciando il microfono ad un cantante più personale ed emozionale ed accentuando la parte più metallica, dove si riscontrano le migliori virtù.
I catalani divertono moltissimo e fanno ciò che si aspetta da un album metal punk : casino, dita puntate, pogo e addio controllo.
Il buon disco di un gruppo che ormai ha finito di sorprendere ma che sa regalare ancora musica piacevolmente intrisa di decadenti melodie e di buone trame rock.
Funeris è un nome che, pur senza raggiungere i livelli delle band di punta del settore, si propone come approdo sicuro per chi voglia ascoltare queste luttuose sonorità.
Un disco folk/pop che guarda in direzione della sperimentazione, dando risultati più che validi
Godiamoci le tre canzoni che compongono Never Say Never ed aspettiamo fiduciosi il nuovo full length, ci sarà da divertirsi.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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