Moonreich – Pillars Of Detest
Un gruppo fuori dal comune che merita l’attenzione dei blacksters curiosi di conoscere nuove realtà, anche fuori dalle solite terre scandinave.
Un gruppo fuori dal comune che merita l’attenzione dei blacksters curiosi di conoscere nuove realtà, anche fuori dalle solite terre scandinave.
O Mundo Morreu è uno di quei dischi che colpisce forte e rimane un bel godimento ascoltarlo, con quel gusto speciale che ha il black metal genuinamente underground, se poi il black metal è portoghese ancora meglio.
Wows: Ci avviciniamo sempre di più all’Argonauta Fest (7 maggio 2016 a Vercelli, dalle ore 18.00 alle Officine Sonore).
Quest…
Il post metal/shoegaze, intriso di una robusta componente depressive black, offerto da Germ è decisamente ben eseguito, intenso e dal notevole gusto melodico
Un album complesso e dinamico che riesce a mantenere un’attitudine diretta ed immediata
Ritmiche indiavolate che si alternano a parti cadenzate di potente death metal guerresco, una via di mezzo tra i Behemoth ed i Bolt Thrower, ed il risultato non può che essere un devastante sound supportato da un’attitudine blasfema ed oscura.
Rispetto della tradizione presente ma anche un ottimo qualità delle uscite come questo split tape, da avere per gli amanti del black metal veramente underground.
Se amate i suoni alternativi degli ultimi ventanni non potete ignorare questo lavoro.
Drizzate le orecchie e l’ansia arriverà, gestiamola con Campidilimoni.
I Buzzcocks all’ Orion di Ciampino dimostrano che il Punk non è morto. Shelley e Diggle non fanno sold-out ma scuotono una platea divertita ed eterogenea
Quando due band di San Diego dedite al rock psichedelico uniscono le loro forze per dare vita ad uno split album, non può che scaturirne oltre mezz’ora di musica dall’alto tasso lisergico.
Un esordio interessante per una band che sicuramente si farà notare
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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