Atom Made Earth Songs for a dreamer
Atom Made Earth Songs for a dreamer: Per sognare nonostante tutto, per cullarsi ancora anche da adulti.
Atom Made Earth Songs for a dreamer: Per sognare nonostante tutto, per cullarsi ancora anche da adulti.
I Killsorrow formano un impasto sonoro sempre in movimento e che punta all’eccellenza, e puntano molto alla dimensione dal vivo dove sono vestiti con fantascientifici costumi post catastrofe atomica in pieno stile Mad Max.
Le Muffe You Fly Away: Lo fanno con questo 7″ che esce sotto l’egida di Area Pirata, un’etichetta che si conferma, al solito, costantemente “sul pezzo”.
Noitila : Black metal potente, evocativo e vicino alle forze oscure della natura.
Il nuovo lavoro dei Weeping Silence si affranca dal pur valido gothic doom del passato, fondato sulla voce femminile, per spostarsi su un più vario e anche meno prevedibile death doom melodico dalle notevoli propensioni progressive.
Se vi manca il suono degli anni migliori Epitaph/Fat Wreck con una punta di colore(e calore) nostrano, correte a spararvi gli SFC a volume smodato!!! So Fuckin’ Confused – Cuenzo Cafè deve essere vostro.
Stepmother, il loro stile è totalmente analogico, con passaggi in puro stile anni settanta ma anche quelli tipici di un certo hard rock anni ottanta, giusto per provare a far capire il campo sonoro di questo gruppo.
Telegraph Avenue – Telegraph Avenue : Sonido e psichedelia sul finire della stagione dell’amore.
Bedless Bones – Mire of Mercury: un disco molto intrigante di ottimo dark synth pop e atmosfere di bassi scalcianti e talvolta rarefatti.
Il vagabondo delle stelle di Jack London , amato da Isaac Asimov e apparso per la prima volta nel 1915, è l’ultimo romanzo di Jack London ed è anche il suo libro più originale, estremo.
Your Sunset | My Sunrise è un lavoro che non ci si stanca mai di ascoltare: precisa e martellante, seppure non scevra di passaggi emozionanti, quest’ultima opera conferma a pieno titolo l’appartenenza dei Décembre Noir ai vertici del death doom tedesco. Décembre Noir.
Le principali stazioni radio mainstream italiane (incluse quelle che millantano uno “style rock“, anzi ruoooock, ma alla fine trasmettono sempre le solite band famose, senza mai osare né rischiare di proporre qualcosa che sia fuori dai radar commerciali delle multinazionali discografiche) sono un disimpegnato calderone
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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