Aeham Ahmad – Il Pianista Di Yarmouk
Libro autobiografico genere documentario
Libro autobiografico genere documentario
Il ritorno degli Lux & Ivy italiani in forma come non mai
Sdh – Semiotics Department Of Heteronyms: Lode all’Avant! Records di Bologna, compagine discografica che ha nel proprio arsenale ottimi pezzi d’artiglieria futuri…
De Ceglia/leporiere – La Pitonessa, Il Pirata E L’acuto Osservatore (editrice Bibliografica, 2018): A cento anni dalla morte di Eusapia Palladino, Francesco Paolo de Ceglia e Lorenzo Leporiere portano al…
Si potrebbe definire electro pop ma in realtà c’è molto di più, e dovrebbe essere ascoltato da chi comincia a fare musica per lo stile e la ricerca musicale.
Se si dovesse indicare ad un neofita della techno dove cominciare questo Episode 1 potrebbe essere un ottimo inizio.
Un disco che ti fa respirare una boccata di aria fresca e malsana nello stesso tempo
Dall’Australia arriva questa gran bel gruppo che ci propone un brit pop molto vicino all’indie rock, con ritornelli killer e tutte le tracce potrebbero essere potenziali singoli.
Un album che ci regala atmosfere da film di Tarantino, sprazzi che facilmente potrebbero ricordarci i Vangelis di Blade Runner ed una via fatta di malinconia, cinismo e profonda dolcezza.
Il personaggio Bruno Braun è molto interessante e coraggioso, evade dal circuito pop tout court e sferza una bella frustata di novità risultando ingegnosamente interessante; anche se le tinte possono essere colte sfocate o non lineari in Punch The Clock START LIVING, su tutto vince l’orchestrazione di un lavoro che stuzzica al punto da volergli porre qualche quesito per approcciare meglio alla
Solo soluzioni brillanti, nessun passaggio a vuoto e tanta originalità, per un lavoro che lascerà dolcemente spiazzati e contenti.
L’incal, Di Jodorowsky E Moebius: Faccio outing, sperando che non troppi di voi mi odieranno dopo tale dichiarazione: non apprezzo Jodorowsky, né come reg…
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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