Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.
Mangiatutto è un collettivo musicale e soprattutto non musicale che è cresciuto fra piazze, centri sociali, Savona, Genova, concerti, società di mutuo soccorso, amicizie, convivenze, matrimoni, separazioni, fatica e follia dello stare assieme musica, MGZ, Marco Balestrino e i Klasse Kriminale, libri, film, schiaffi e sorrisi.
Da tutto ciò nasce il nuovo disco del Mangiatutto “Futuro paguro” uno scrigno con dentro tantissimi tesori. Come dice la frase di Goffredo Fofi che di rompicoglioni un po’ se ne intendeva, “L’unica cosa che si può fare è creare piccole minoranze di rompicoglioni con un progetto in testa.”, ecco Mangiatutto è proprio questo : un collettivo di persone che fanno musica ma soprattutto vivono in maniera sbilenca rispetto al comune sentire e fanno cronaca nel senso storico.
Qui si parla di amici, di politica, di strada, di conflitti e pace, di quanto fanno schifo la guerra e lo schifo in sé, e ne parlano attraverso canzoni che sono di musica e basta, senza steccati di genere, per fare un esempio in “Tropical Caproni” si declamano le poesie del poeta ligure Giorgio Caproni, uno dei pochi ad aver pienamente capito la strana luce ligure attraverso un pezzo tropical brasileiro come pochi.
La ricchezza musicale di questo disco è straripante, ce n’è per tutti i gusti, c’è un’energia e una voglia di esprimersi che è travolgente e senza remore, si tratta e si suona di tutto. Una delle cose che colpiscono maggiormente durante l’ascolto, oltre all’ottima produzione di Mattia Cominotto nei Grenfog Studios che suona anche nel disco, è la luminosità del Mangiatutto, la sua forza pacifica eppure potentissima, ci sono momenti che il gioco supera la musica e va oltre come in “Motorik” che è la canzone che avremmo voluto fare da vecchi bambini o da giovani adolescenti “…ci siamo divertiti fino a qui con l’hardcore, per noi quello che è musica per altri rumore, ce ne torniamo a casa felici e contenti, cantando a squarciagola i nostri sentimenti…”.
Mangiatutto è un insieme di persone che hanno vissuto e vivono tuttora le più disparate esperienze musicali, dall’hardcore per l’appunto, alla musica etnica, o gente che non ha mai suonato, sotto i due numi tutelari di tantissime note e rivoluzioni musicali savonesi e non solo, ovvero MGZ e Marco Balestrino dei Klasse Kriminale, due che oltre ad aver influenzato i Mangiatutto sono anche due delle ragioni per cui noi da anni siamo qui a provare di scrivere di musica, che è poi un altro urlare i nostri sentimenti.
“Futuro paguro” è un disco collettivo di Savona ed oltre, una città che sembra innocua e sonnolenta, mentre ha invece ha radici infuocate che crescono rami che ti vengono in testa e fanno male o piacere, dipende. Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.
Oltre a questo, il lavoro è di una ricchezza incredibile, ogni nota, ogni parola è da ascoltare, vivere e pensare, oltre ai sentimenti c’è una musica che è un genere a sé stante, e che continua una traiettoria di libertà che per fortuna in musica non è ancora persa. Dentro questo disco ci sono tanti spiriti musicali diversi, e la loro unione fa la forza, anzi la dolcezza, in questo caso.
Vogliamoci bene, almeno noi.
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