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Recensione : Thee Oops – Happy Charlie Ep

Ché a volte un po' di hardcore duro e puro ci vuole. Lava le ferite, scruta le interiora alla ricerca della rabbia repressa e la sputa fuori, con irriverenza e furore. Scuote dal torpore e rimette in movimento.

Thee Oops – Happy Charlie Ep

Tutte cose che i sardi Thee Oops – band formata da militanti di lunga data del garage punk nostrano (membri di The Rippers e Love Boat) – sanno fare con una maestria, una determinazione e una costanza che lasciano a bocca aperta.
10 canzoni per 12 minuti di durata. E che ve lo dico a fare? Happy Charlie, seconda prova della band dopo il bel “Taste of Zimbabwe” del 2011, è una cavalcata folle e rabbiosa, una frustata violenta e senza scuse, una fresca iniezione di adrenalina nelle braccia colabrodo dell’hardcore punk di inizio millennio.
Difficile resistere alla partenza al fulmicotone di 1994, una botta in testa e via a mille all’ora, senza freni, per un pezzo degno dei grandi nomi dell’hardcore punk di tutti i tempi. E il resto del disco non indugia neanche un secondo, sparando senza sosta bastonate hardcore che fanno male e restano come marchi a fuoco sulla pelle. Global Warning, con quei cori irresistibili e il riff strappabudella, Hope You Die Tonight, con quei cambi di tempo da rompersi l’osso del collo, la splendida cover di Egg Raid On Mojo dei Beastie Boys, l’OI!-hardcore di New Disclosure e l’irriverente schiaffo punk di I’m Not To Blame. Tutti proiettili in canna a una pistola che riesce a centrare il bersaglio con scioltezza, precisione, rabbia ed eleganza (quell’eleganza che solo l’hardcore punk…), lasciando sul tappeto un cumulo di cenere e macerie.

Tracklist:
1. 1994
2. Happy Charlie
3. Global Warming
4. Hope You Die Tonight
5. Reputation
6. Egg Raid On Mojo
7. 554
8. New Disclosure
9. Congo MC
10. I’m Not To Blame

Line-up:
AP – voce
CZ – chitarra, voce
M – chitarra
NE – basso
DF – batteria

THEE OOPS – pagina Facebook

Slovenly Recordings

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