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Recensione : Maudit – Maudit

Un'ottima partenza, ma con ancora un paio di cose da sistemare

I milanesi Maudit, formazione a cinque nata nel 2011 (Davide Carrone, Rino Cipollaro, Andrea Vernò, Jgor Ognibeni, Andrea Brumana) debuttano, dopo tre anni di registrazioni non ufficiali e concerti, con i sette brani, a cavallo fra alternative rock e punk rock, di questo album omonimo.

Il nervosismo teso di Tempi Migliori, pur ricordando fin dal primo secondo i conterranei Ministri, agguanta l’ascoltatore con i suoi ritornelli carichi di energia, aprendo alle parole velenose dell’altrettanto diretta Milano (con una originale conclusione dallo spirito rap) e al procedere dritto e deciso di Colpevole.
Il marciare vivace di Schiavo, invece, sempre squillante e spedito, introduce la più sciolta e fluida Alta Tensione, mentre la lenta e sentimentale Juliet, non rinunciando a metter da parte le chitarre distorte nemmeno in questo caso, lascia che a chiudere siano i ritornelli singalong di Cattivo.

Il debutto dei Maudit colpisce l’ascoltatore come un pugno in pieno volto. I sette pezzi proposti, carichi di energia e forza, arrivano fino in fondo con facilità, abbattendo ogni possibile ostacolo. A minare leggermente il risultato complessivo, però, ci pensano il suono un po’ troppo derivativo (si veda alla voce Ministri) e il fatto che, ancora, non sono presenti pezzi in grado di piantarsi in testa per restarci al lungo. Un’ottima partenza, ma con ancora un paio di cose da sistemare.

Tracklist:
01. Tempi Migliori
02. Milano
03. Colpevole
04. Schiavo
05. Alta Tensione
06. Juliet
07. Cattivo

Line-up:
Davide Carrone
Rino Cipollaro
Andrea Vernò
Jgor Ognibeni
Andrea Brumana

MAUDIT – Facebook

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