Claudio Palumbo è un cantautore, anzi, un cantautore punk, ed il suo album Blank Jugoslavia è un’offesa alla musica italiana moderna che ormai, se prima era una bella donna, adesso di sicuro sarà una prostituta di bassissimo rango, sfruttata dalle logiche delle belle canzoni e delle major.
Tutto questo per dire che, probabilmente, artisti come Claudio Palumbo sono tra quei coraggiosi che ancora fanno quello che vogliono, come lo vogliono, sbattendosene di tutto e di tutti (e ripeto, non è poco oggi come oggi). Blank Jugoslavia si presenta come un album storto, stonato, apparentemente fatto male, sporco, cattivo ed a tratti adolescenziale e di certo non piace al primo ascolto, ma è proprio qui che risiede la sua forza, i miglior album non sono mai piaciuti al primo ascolto. Le influenze che si possono rinvenire nell’album sono le più svariate, non elencabili, non definibili, solamente che, ogni qualvolta che si sente un cantautore un po’ sopra le righe, si pensa sempre a Rino Gaetano: quindi, mi piacerebbe pensare che Claudio Palumbo sia un Rino Gaetano un po’ più strapazzato ed incazzato. Tra le tracce consigliate possiamo trovare La madonna è mia, Quel pulcioso martedì, Un raggio di luce m’illumina il gomito, tutte canzoni che probabilmente farebbero storcere il naso al critico musicale radical chic ma certamente non a chi, invece, nella musica ricerca qualcosa in più del semplice autotune.
TRACKLIST
1) L’età del bronzo
2) Hitler da piccolo
3) Alghe Nevvero
4) La Madonna è mia
5) Senile Sentimiento
6) Alieno Basmati
7) Hey Gesù
8) Quel pulcioso martedì
9) Un raggio di luce m’illuminò il gomito
10) Ponzio Quattro
LINE-UP
Claudio Palumbo
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