Danza delle Meridiane / Iraac Ioudi – S/T (Malapaga Records, 2024)
Split all’ombra della Lanterna che vede avvicendarsi Danza delle Meridiane – LO-FI, ambient e drone – e Iraac Ioudi – punk elettronico sperimentale.
Split all’ombra della Lanterna che vede avvicendarsi Danza delle Meridiane – LO-FI, ambient e drone – e Iraac Ioudi – punk elettronico sperimentale.
Venerdì 29 marzo, mattina presto. Piove a dirotto, il cielo plumbeo sembra il diaframma di un enorme animale: pulsa, vibra. Mai domo, muove acqua e venti, sposta le onde del mare con la forza incontenibile di un megalodonte. Solo, nella stanza, osservo la mia copia
La Furnasetta / ScoliosisNoises Dept.; l’interno / l’esterno, l’io e il mondo, la psiche e la materia, l’illusione dell’unità contrapposta alla falsa credenza di un molteplice che si esplica tutt’attorno a me.
Questo, in estrema sintesi, quello che ho provato ascoltando l’ultimo lavoro del compositore ligure Davide Cedolin.
Questo articolo è un atto performativo dalle molte facce. Vuole essere, al tempo stesso, una denuncia, un monito, una rivendicazione e, soprattutto, un atto di vero amore. Tutte queste azioni hanno un centro focale che è, al tempo stesso, punto iniziale, centro e termine ultimo dell’intero discorso: esso è Zen Arcade degli Hüsker Dü.
Bentornati a tutti nella mia personale stanza, uno spazio dedicato a curiosità, stranezze e bizzarrie varie in cui tutto è sottosopra, l’alto è in basso e viceversa, gli opposti sono uniti, la contraddizione domina incontrastata : BODY NANTEINANCE, CHROMACOLOR, GRAVITSAPA, SAROOS, MD PALLAVI & ANDI OTTO.
Il titolo non potrebbe essere più eloquente di così: V, ovvero il quinto lavoro dei sempre ispiratissimi e poliedrici neozelandesi Unknown Mortal Orchestra (d’ora in avanti UMO).
Str4ta, Tom Skinner, Gondawa, Plumpooh : bentornati a tutti nella mia personale stanza, uno spazio dedicato a curiosità, stranezze e bizzarrie varie in cui tutto è sottosopra, l’alto è in basso e viceversa, gli opposti sono uniti, la contraddizione domina incontrastata.
Horse Lords, Comradely Objects (RVNG Intl., 2022): ma veniamo al disco vero e proprio. Contiene sette brani e si apre con un trittico davvero strepitoso: Zero Degree Machine, Mess Mend e May Brigade.
Kill your boyfriend, Voodoo: i primi quattro brani (The King, The Man in Black, MrMojo e Buster) si contraddistinguono per i giri ossessivi, ostinati, dritti meccanici duri diretti quadrati angolari cartesiani pietmondriani,
Taxi Driver Records centra nuovamente il bersaglio con questo split che vede alternarsi da una parte la geniale artista giapponese, accasatasi da tempo in Norvegia, Viviankrist – nume tutelare del dark ambient e dello harsh noise – e dall’altra La Furnasetta, enigmatico progetto nostrano la cui reale identità resta tutt’oggi celata dietro a sperimentazioni elettroniche sonore e multimediali di impareggiabile qualità.
Ep. 1: i dieci dischi più interessanti del primo semestre 2022: al giro di boa dell’anno di grazia 2022, molte le uscite di peso: Kendrick Lamar (su tutti), Black Country New Road (attesissimi), Yard Act (incensati dalla critica), Animal Collective, Burial, FKA Twigs, Charli XCX, Beach House, Voivod, Fontaines D.C., SAULT, Sharon Van Etten…
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