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Recensione : The Queen Is Dead Volume 2

La Bcore Disc è un’etichetta catalana che nasce nel 1990 a Barcellona per la volontà di alcuni ragazzi della zona di far emergere la valida scena del sottobosco musicale della città.

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The Queen Is Dead Volume 2

La Bcore Disc è un’etichetta catalana che nasce nel 1990 a Barcellona per la volontà di alcuni ragazzi della zona di far emergere la valida scena del sottobosco musicale della città.

La Catalogna ed in particolare Barcellona ha una lunga tradizione musicale di ogni genere, e specialmente per quanto riguarda l’hardcore e il postrock, ma anche sul power pop e sul punk oi declinato in maniera differente. Nel corso degli anni la Bcore ha saputo raccogliere intorno all’etichetta e al negozio di dischi nel centro di Barcellona una scena che è cresciuta in maniera esponenziale diventando un modello da imitare sia in Spagna che nel resto del mondo.

Gli inizi dell’etichetta furono legati soprattutto alla scena hardcore punk di Barcellona, in particolare quella che si rifaceva alla filosofia straight edge. Tanti anni fa in gita con la mia scuola a Barcellona comprai Function degli X Milk, hardcore in vena Minor Threat infatti la Bcore pubblicò fra le sue prime uscite un disco tributo alla band di Ian Mackaye, e fu amore a prima vista per la Bcore e le sue uscite. Un altro grande pregio delle produzioni dell’etichetta catalana è che sono curatissime in tutti i particolari a partire dal suono con ottime produzioni in studi catalani se possibile, con copertine e libretti molto fatti.

Perchè vi parliamo della Bcore ?

A parte che per la Bcore ci sarebbero sempre ottimi motivi per parlarne, ma in particolare ora ne abbiamo uno validissimo : persistendo questa situazione di quarantena dovuta a questo nuovo coronavirus, sulla quale sta nascendo un ottimo dibattito sul blog dei Wu Ming https://www.wumingfoundation.com/giap/, la Bcore ha deciso di rilasciare in downlaod libero per un tempo limitato tutto il suo catalogo sul loro bandcamp https://bcoredisc.bandcamp.com/ . Come dire che la Biblioteca Vaticana ti apre la porta ti dà una sedia e ti dice prego, prendi e leggi quello che vuoi.

Ci sono dischi meravigliosi per tutti gusti dall’hardcore con gli X Milk, i Subterrean Kids, il fantastico emo che vi commuoverà degli Aina, il punk degli Eskorbuto, il pubrock dei The Pennycocks, il power pop dei Brighton 64, l’immorale ibrido soul rock punk dei The Tokyo Sex Distruction uno dei gruppi più devastanti che possiate vedere dal vivo.

Volete del surf rock ?

Qui potete trovare quello di altissima qualità dei Los Tiki Phantoms, il punk rock tipo Ramones dei G.a.s. Drummers, il malinconico post rock degli Aldrin Y Collins che fu una gran sorpresa all’epoca. Si può anche citare l’indie intimista dei The New Raemon o il rock and roll furioso alla scandinava dei Bad Mongos ?

Se volete vagare per universi sonori di psichedelia pesante ci sono i Cuzo, per non dire di Joan Colomo e delle tonnellate di eccellente indie.da segnalare anche B Ci sono mille chicche, tantissimi tesori da cogliere e fare propri, non solo per poter passare in maniera migliore questi arresti domiciliari ma anche per il futuro.

Lunghissima vita alla Bcore e anche un sentito grazie.
Qui di seguito tre consigli molto soggettivi.

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