Dub di altissimo livello da Jah Wobble, una ristampa di un bellissimo disco di elettronica oscura dei 16Volt e si chiude con la meraviglia neoclassica degli Arcana.
JAH WOBBLE
Torna Jah Wobble e torna il dub di grana superiore con āDub volume 1ā, prima opera su Dimple Discs. Jah Wobble, al secolo John Wardle, ĆØ una pulsione musicale vivente, unāantenna vivente che capta segnali sonori dallāuniverso e attraverso la sua arte li rende intellegibili anche a noi umani, per unāavventura sonora che dura da tanti anni. Moltissimi lo conoscono per essere stato il bassista dei Public Image Ltd, unāentitĆ sonora che ha avuto una portata ancora difficile da quantificare. Jah Wobble nella sua lunghissima carriera ha collaborato con molti artisti portando sempre il suo marchio inconfondibile, il suo groove che si espande e che trova la sua naturale collocazione nel dub.
Il dub di Jah Wobble è assai differente, e questo disco dimostra ciò in maniera molto netta. Il dub per Jah Wobble è il codice musicale con il quale scrive il suo programma, e il programma ha lo scopo di far comunicare questi impulsi sonori con la tua anima, allo scopo di far nascere qualcosa di nuovo e di migliore rispetto alla situazione di partenza e ci riesce benissimo.
Dub, e molto, molto di più, le tracce sono vere e proprie sinfonie che partono dal ritmo in levare per sottrazione, andando molto lontano. Le linee di basso di Jah Wobble sono un loop in continuum che vaga per il mondo e rilascia un suono quando incontrano qualcosa, un vortice che non ti lascia, caldo e rigenerativo. Jah Wobble qui fa tutto, dalla composizione allāesecuzione, dalla produzione alla copertina e alle pagine interne del libretto.
Dentro a questo doppio vinile cāĆØ tutta lāessenza del groove continuo di Jah Wobble, quella forma musicale che ĆØ bellezza e stupor mundi ogni volta che la incontriamo.
Jah Wobble si ispira certamente ai giganti del dub come Lee Perry e King Tubby, ma a sua volta lui stesso è un titano di questo suono greve e al contempo etereo, così legato alla fisica da romperla definitivamente per farci elevare.
16VOLT
Se lāelettronica industrial vi corrode di piacere il cervello ogni volta che lāascoltate, la ristampa di āWisdomā, il debutto discografico uscito nel 1993 degli americani 16Volt ĆØ il disco che fa per voi. Rimasterizzato dalla Metropolis Records in un giallo vinile per trecento fortunati in edizione limitata, questo disco ĆØ stato lāinizio di una grande avventura sonora.
Uscito in uno dei momenti più belli per il suono industrial, questo disco ĆØ uno dei più bei piaceri proibiti che la decadenza messa in musica possa darvi. Il suono del lavoro ĆØ lascivamente elettronico, tra industrial, ebm, qualcosa di un barocco elettronico che si ĆØ sviluppato in una linea temporale differente dalla nostra, un suono carico di insoddisfazione, lussuria e lāeterna bellezza dei suoni freddi.
Le tracce di āWisdomā ti si insinuano dentro il cervello, prova di amore verso un genere che ĆØ un sentimento, il sentire delle anime perse che amano questa elettronica che danza sul loro cuore, ad esempio un pezzo come āDreams of lightā, qui sia nella bellissima forma originale che anche nel valido remix Nightmare-Hare Dept., ĆØ un pezzo che potrebbe essere benissimo lāinno nazionale dei robot senzienti metĆ silicio e metĆ sangue e muscoli, ed ĆØ un pezzo che porta i 16Volt al livello dei nomi sacri del genere, specialmente di quelli di quellāepoca dorata e senza pietĆ dellāindustrial.
I sintetizzatori spingono i sentimenti umani al di lĆ dei loro soliti confini, lanciati in una corsa senza fine per sfuggire alla maledizione del genere umano, in un tentativo di coniugare macchine e moti dellāanimo. Il disco ĆØ di una bellezza che colpisce durissimo, un qualcosa che non lascia mai indifferenti, un demone che ti si rivolta dentro e ti sussurra allāorecchio, su di una base elettronica. Molto belli anche i remix e le tracce in più rispetto allāedizione originale.
La carriera del gruppo americano non si ĆØ fermata lƬ, anzi ĆØ in continua progressione, e in questa estate uscirĆ il loro nuovo disco āMore of lessā sempre su Metropolis Records. Il piacere non decresce.
ARCANA
“As Bright as a Thousand Suns” ĆØ stato il settimo album in studio per gli svedesi Arcana, uscito nel 2012, rimasterizzato e ristampato in edizioni limitate in cd e vinile dalla francese Cyclic Law. Il disco ĆØ uno dei punti più alti, se non il suo apice, della parabola musicale degli Arcana, un gruppo che fa un genere a sĆ© stante, un neoclassico che spazia fra passato e futuro senza soluzione di continuitĆ , alla ricerca della bellezza e della delicatezza.
Gli Arcana, fin dal loro nome, hanno una missione, ovvero cercare di riportare al genere umano qualcosa della bellezza che lo circonda e che lo compenetra, uno scambio di sensazioni positive reali e non solo proclamate.
La musica degli Arcana ĆØ il moto dellāanima di miliardi di miliardi di anime che hanno attraversato il nostro pianeta, ĆØ un riportare a casa la nostra anima affaticata da troppi fronzoli inutili e senza senso che ci hanno circondati. La voce da soprano di Ann-Mari Thim ĆØ qualcosa che abita nella nostra mente da tempo immemore e aspetta solo il momento per rivelarsi, per accendere quel fuoco che ci riscaldava.
La voce maschile di Peter BjƤrgƶ ĆØ un refolo divino, un pezzo di quella nobiltĆ di mezzi e di visioni che lāumanitĆ aveva un tempo, ed era un bagaglio comune. Lāincedere del disco dischiude davanti a noi visioni e profumi che sono assai diversi da quelli ai quali siamo abituati in questa epoca, la musica neoclassica degli Arcana non vuole intrattenere, vuole creare qualcosa di bello e di duraturo, un antidoto che dissipa il veleno delle brutture che crediamo essere bellezza.
Ascoltare questo capolavoro di magia e musica ĆØ come accarezzare ad occhi chiusi una statua in marmo,un contatto freddo ma che espande calore dentro le nostre vene, e quando si aprono gli occhi si apprezza, oltre al tatto, la bellezza e la compostezza dellāarmonia, della dolcezza della linea, e tutto ciò ĆØ presente qui in veste musicale.
Un disco che apre molte porte, un classico del neoclassico che ha mostrato a molti la via e che torna a noi migliorato e ancora più possente, luminoso come un migliaio di soli, denso di calore e di bellezza.










