JAHTARIAN DUBBERS VOLUME 5
La tedesca Jahtari Music ĆØ una fra le principali netlabel mondiali di riferimento del digital reggae, quella branca moderna della musica in levare nata negli anni ottanta e che vive ancora molto bene ai giorni nostri, seppur in una bella nicchia. La netlabel nasce nel 2004 per mano del tedesco Jan Gleichmar che comincia a produrre digital reggae, a far uscire cose inedite e anche mixtape, come argomento musicale un reggae fatto esclusivamente con il computer, che prende le mosse dalle prime note in levare fatte con le macchine negli anni ottanta. Qui ovviamente si va oltre quel digital reggae, e lo si riporta in chiave moderna, focalizzandosi oltre che sul reggae, anche sul dub. In questo ambito, fra le molte uscite viene iniziata una serie di compilation digital dub intitolate āJahtari Dubbersā, e questo che abbiamo nelle orecchie ĆØ il āJahtari dubbers Volume 5ā, la prima nuova raccolta della collana negli ultimi dieci anni.
In questo quinto episodio della serie ce nāĆØ per tutti i gusti, dal dub più oltranzista e pompato, al digital reggae melodico e anche più secco. Il digital reggae e dub ĆØ qui al suo meglio, e in queste tracce avviene la totale transmutazione dellāincontro fra i computers e il ritmo in levare, ed ĆØ qualcosa di assolutamente notevole, sempre fresco e assai creativo.
Ci si può facilmente perdere nei meandri di questo suono, fra le onde digitali in levare che salgono in una marea impetuosa e difficile da fermare, un qualcosa che cattura mente e cuore, e non si può scappare. La raccolta, disponibile sia in formato digitale che fisico, ĆØ un viaggio caldo e al contempo digitalmente freddo nel meandri di computer che fumano ganja, di note che si gonfiano partendo da lontano, dub che diventa un segnale rivolto verso lo spazio, e codici binati che prendono vita in spirali di note in levare. La musica di questa raccolta nasce tanti anni fa, ma qui ĆØ in canale futuristico che la porta in giro per lāuniverso, ascoltate Speng Bond con āWha mekā per potervi minimamente fare unāidea. Un graditissimo ritorno di una navicella che si pensava perduta nello spazio.
Una menzione speciale per il musicista ed attivista Dave Watts ,che apre la raccolta con un suo bellissimo brano dal titolo āThe loop jerkā, e che ĆØ mancato nel 2024.
TORPEDO TORPEDO
āArrows of timeā per la Electric Fire Records ĆØ il nuovo disco degli austriaci Torpedo Torpedo. Il gruppo austriaco produce la sua seconda uscita discografica, dopo lāesordio āThe Kuiper belt mantrasā uscito nel 2022 e che avevamo giĆ recensito in questa rubrica. Lāopera seconda dei Torpedo Torpedo continua per la strada tracciata con lāesordio discografico, anzi, per meglio dire la rotta tracciata, dato che qui si naviga spessissimo in traiettorie sconosciute, sempre avanti e mai indietro.
Il tono musicale ĆØ ribassato, i nostri partono dallo stone dei Kyuss e dalla spazialitĆ dei primi Monster Magnet per costruire un loro proprio universo musicale, psichedelico e assai fertile. Il trio austriaco, e per vostra informazione la scena musicale di psichedelia pesante austriaca non ĆØ affatto male come testimoniato dalla Weedian con la raccolta āTrip to Austriaā, ci apparecchia un viaggio cosmico di rara potenza che sussurra impetuosamente nelle nostre orecchie, ed arriva immutato nel nostro cervello, dolcemente distopico, distorto e molto, molto caldo e liquido.
Come giĆ ascoltato nel loro esordio, questo gruppo possiede il passo differente dei gruppi musicali più notevoli, quel saper tenere incollato alla propria musica lāascoltatore, facendolo stupire e sognare come ad esempio nella bellissima traccia āTemplates of Utopiaā, pezzo che racchiude al suo interno lāintero scrigno delle ricchezze musicali del gruppo.
Distorsioni che producono sogni e visioni, il tutto con calma, come un acido che sale lentamente ed in maniera diffusa, grazie anche al canto speciale di David HuĢttner, lasciando spazio nel vero senso del termine, non per sconvolgere ma per elevare. Un disco da meditazione, e da sogno, suonato e composto molto bene, coinvolgente e pesantemente psichedelico.
INTENSIVE CARE + THE BODY
āWas i good enough ?ā ĆØ il frutto discografico su Closed Casket Activities di una collaborazione fra il duo di Toronto The Intensive Care e il duo di Rhode Island The Body.
Lāidea di unire le forze per creare una chimera musicale era nato durante un tour nel 2018, ma poi per i vari impegni dei quattro era stato sempre procrastinato. Fra i due gruppi vi era sempre stata una grande ammirazione ed un mutuo rispetto, riconoscendo anche il loro amore per la musica pesante, e qui di musica pesante ne abbiamo tantissima, e di ottima qualitĆ . Trascendendo i generi ed i sottogeneri, i due gruppi producono un disco che ĆØ la perfetta colonna sonora di questi tempi nei quali viviamo, claustrofobici, bassi e dominati rumorosamente dai computers. Il disco ĆØ stato prodotto seguendo un ritmo tipico dellāhip hop underground, ovvero il chopped and screwed, lāarte di mettere assieme loop e altri suoni come fosse un collage, dove i The Intensive Care e i The Body hanno aggiunto ognuno il loro pezzetto per fare un suono più ampio, un rituale che parte dallāindustrial e arriva allāhip-hop dissezionato e spolpato in un minimalismo di suoni e di violenza morale, con vibrazioni basse e temi da serial killer, come ā 7 unwantedā.
Ci sono esplosioni, voli radenti, cadute da altezze incommensurabili e da due centimetri di altezza, per un disco che si inseri
sce nella migliore corrente rumorista possibile, dove i suoni impazziscono e non tornano più a casa, continuando a vagare liberi e mortali, feriti e sotto le tenebre. Ci sono le stimmate di entrambi i gruppi e cāĆØ anche molto di più, un esplorarsi a vicenda, scoprendo di essere perfettamente compatibili e sovrapponibili musicalmente, due meravigliose macchine di morte. Oltre i Techno Animals e gli Aesop Rock questo ĆØ quasi un disco hip hop di un universo parallelo, possibile e fattibile, ma completamente differente dal nostro, ma cāĆØ quel senso di ritmo smarrito, chopped and screwed.
I The Body hanno dato inizio a questo disco che ĆØ stato poi completato dai The Intesive Care, per un risultato pesantissimo e meraviglioso, musica pesante libera e totalmente minimale e cattivissima, con una struttura hip hop, lāhip hop che potrebbero suonare i Sunn O))) imprigionati in unāaltra dimensione. Capolavoro di due grandissimi gruppi che insieme si superano.










