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Recensione : Stereochemistry – Harlequin

I confini qui non esistono, e questo dolce elettropop composto e prodotto molto bene lascia assai soddisfatti.

Stereochemistry – Harlequin

La storia di Stereochemistry è di quelle che ci permette di avere ancora un po’ di fiducia nel genere umano.

Nata a Belgrado, da ragazza studia Audiologia Sperimentale, poiché il suo amore ed interesse per la musica era talmente grande che la doveva indagare in qualsiasi direzione. Dopo i bombardamenti Nato sulla Serbia del 1999, si trasferisce in Italia tra Vicenza e Padova, dove inizia il suo progetto Streochemistry. Il nome stesso rappresenta ciò che alberga nell’animo di Karla, le passioni che la guidano nella vita quotidiana. Nel 2005 pubblica il suo primo demo Love Inside, e si trasferisce a Stoccolma dove continua gli studi. Da lì approda a Barcellona, dove fa l’artista di strada. Qui nasce lo spettacolo che porta in giro come Stereochemistry, pieno di lingue, colori e di pezzi di mondo. Nel 2010 pubblica il suo primo disco su lunga distanza Vagabond Cabaret inciso ad Istanbul come un disco dal vivo. Nel 2011 il suo secondo disco The Archive Box, e nel 2012 Sweep, che parla della dolorosa perdita del figlio ancora in grembo. Nel 2013 esce Ruins In Bloom inciso negli Stati Uniti da Jason Rubal, che ha lavorato anche con i Dresden Dolls, i quali si avvicinano molto allo stile di Karla. Arriviamo dunque a questo ep, Harlequin, quattro brani sospesi come al solito per Streochemistry su tante strade ed in tante direzioni. I confini qui non esistono, e questo dolce elettropop composto e prodotto molto bene lascia assai soddisfatti. Elettropop composto da un elettro swing di qualità, al servizio della voce di Karla e delle sue narrazioni. Si sente che l’ep è fatto per poter essere portato dal vivo sotto forma di spettacolo. Karla si muove benissimo fra giochi di suoni e di luci, tra note sussurrate e motivi più veloci e danzerecci. Sono anche presenti le note balcaniche della sua gioventù, e c’è anche un omaggio ai Nirvana, dato che Smells Like Teen Spirit fu una delle ultime canzoni che Karla ascoltò prima dell’embargo Nato del 1999. Una musicista davvero completa, originale e molto piacevole, con una marcia in più.

TRACKLIST
01. Harlequin
02. Echo Love
03.Shut Up And Fuck Me
04.Smells Like Teen Spirit

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