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Recensione : Rise Of The Northstar – Showdown

Dopo tre anni di composizione e di produzione esce il nuovo disco dei francesi Rise Of The Northstar intitolato "Showdown" per Atomic Fire. Il gruppo francese nato nel 2008 ha messo insieme sottoculture musicali come l'hardcore, l'hardcore beatdown, l'hip-hop con la cultura giapponese di certi manga ed anime.

Rise Of The Northstar – Showdown

Dopo tre anni di composizione e di produzione esce il nuovo disco dei francesi Rise Of The Northstar intitolato “Showdown” per Atomic Fire. Il gruppo francese nato nel 2008 ha messo insieme sottoculture musicali come l’hardcore, l’hardcore beatdown, l’hip-hop con la cultura giapponese di certi manga ed anime. Tutta l’iconografia del gruppo è di foggia nipponica e contiene elementi originali dato che il gruppo in ciò si è sempre autoprodotto e la copertina di questo disco è opera del cantante Vithia. Ci sono tantissime cose nella loro musica ma quello che regna sovrano in essa è un groove che in questo disco raggiunge il picco massimo.

Il precedente lavoro “Legacy of Shi” uscito nel 2018 per Nuclear Blast Records come l’esordio “Welcame” del 2014, incentrato sull’epopea di un demone che parlava attraverso il gruppo, li ha portati alla ribalta internazionale come uno dei gruppi più interessanti ed originali del mondo, e questo “Showdown” alza ulteriormente il livello essendo ancora più curato come produzione e com un suono potentissimo. L’iniziale e potentissima “The anthem” mette subito in chiaro cosa sarà il disco e sarà anche un’ottima introduizione ai loro devastanti concerti che hanno come testimonianza l’ep ” Live in Paris” uscito nel 2020 per Nuclear Blast Records, alla quale segue il terzo singolo “Showdown” che ci mostra il gruppo con un suono con elementi innovativi che lo arricchiscono e lo fanno diventare ancora più intenso.

Segue il seconod singolo ” Third strike” che è forse il miglior manifesto del nuovo suono dei Rise Of The Northstar che hanno arruolato un nuovo bassista ed un nuovo batterista, con nuove maschere dato che il gruppo ha dei suoi costumi di scena ben precisi. “Third strike” è un nuovo livello del suono del gruppo francese, con una parte velocissima che richiama al metal crossover più feroce, e con un groove devastante che non fa star mai fermi.

Dopo questo pugno in faccia arriva “Crank it up”, molto ritmata e con una mista di testo in francese ed inglese, cosa non nuova per il gruppo e che riescono a rendere molto bene. Arriva a seguire il primo singolo “One love” uscito a gennaio, canzone che inizialmente non mi aveva entusiasmato, mentre dopo diversi ascolti ci si accorge che è uno dei migliori pezzi del disco, una traccia dove il gruppo parigino esprime tutta la sua potenza in un modo nuovo e ancora più letale. Alcuni passaggi sono maggiormente melodici rispetto al passato, ma legano in maniera migliore con i momenti più concitati. I breakdown hanno ancora una parte importante nella loro composizione e in “One love” questo si sente chiaramente. Al primo singolo “Shogun no shi” che possiede un attacco devastante e vede il demone Shi del precedente album prendere la parola per poi cederla a Vithia, un pezzo in classico stile Rise of The Northstar quindi incalzante e con un groove che non ti molla.

La successiva “Clan” è un pezzo leggermente più calmo, che funziona un pò da stacco, con l’hip-hop in bella evidenza e comunque con un tiro molto elevato, e qui bisogna evidenziare che i ritornelli del gruppo sono sempre di altissimo livello e studiati per essere coinvolgenti anche dal vivo. Andiamo verso la fine dell’album con le ultime tre canzoni, “Raijin” è degno seguito della precedente canzone e scalda benissimo la coda dell’album come la successiva “Golden arrow” un mid tempo con tantissimi assoli di chitarra che esplora il lato più virtuoso della chitarra di Eva-B un chitarrista notevole che fa parlare la sua chitarra.

Chiude il disco “Rise”, un pezzo in pieno stile Nyhc con un cantato notevole, le voci del gruppo si mischiano alla perfezione trovano l’amalgama che tanto piace ai fans del gruppo, e come sempre con l’ultimo pezzo si orchestra l’attesa per il loro prossimo lavoro. “Showdown” è un lavoro che alza ulteriormente l’asticella per un gruppo che ha un’impronta originale come pochi altri gruppi, portando in alto una fusione di culture davvero notevole e per nulla semplice, ma loro lo fanno benissimo e ogni disco è un avanzamento ad un livello superiore.

Il loro suono è al contempo potente e melodico, colpisce l’ascoltatore che ha la mente aperta e che ama diversi generi, infatti si dovrebbero astenere dall’ascolto chi vuole sentire sempre la stessa cosa magari di qualità ma sempre la stessa solfa.

Oltre alla musica c’è molto altro, perché il gruppo parigino coinvolge l’ascoltatore in un’esperienza totale, un viaggio cominciato anni fa e che riserverà ancora molte sorprese, e questo disco è una pietra miliare. Sarà molto dura rimanere fermi con “Showdown.

 

Rise Of The Northstar – Showdown

 

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